Comitati di quartiere: hanno vinto… tutti

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Comitati di quartiere: hanno vinto… tutti

“Abbiamo vinto! Grazie a tutti gli elettori che hanno votato per noi”. È questa la frase del giorno, quella che un po’ tutti i partiti politici del panorama cittadino hanno usato all’indomani delle elezioni per i Consigli dei Comitati di quartiere di Fiume. Domenica si è votato per il rinnovo dei membri di 34 Comitati, per un totale di 176 posti disponibili. In termini assoluti, chi ha ottenuto più mandati è stata la coalizione “Fiume per tutti”, ossia l’SDP e i suoi alleati, con 78 consiglieri eletti. Singolarmente, invece, la vittoria spetta all’HDZ, che ha ottenuto 53 mandati. Tuttavia, sia i voti dell’SDP che quelli dell’HDZ sono inferiori rispetto a quelli di quattro anni fa, poiché domenica i cittadini hanno preferito i piccoli partiti e le alternative indipendenti, almeno in percentuale rispetto alle scorse elezioni. Ecco perché tutti hanno un motivo per gridare vittoria.
Prendendo in considerazione nel dettaglio i mandati per partito, al primo posto si piazza l’HDZ, con 53 consiglieri eletti e al secondo l’SDP (45). Al terzo posto ex aequo troviamo l’HNS e la Lista per Fiume, con 10 mandati ciascuno. Seguono la Bora, l’HSU, il PGS e il Most, con 9 consiglieri, l’Azione dei Giovani con 5 e infine la DDI, lo Živi zid (Barriera umana) e l’HSS con 2 mandati. I rimanenti posti a diposizione sono andati a candidati indipendenti, presentatisi tra le fila di un determinato partito.
Come inciderà questa situazione sui presidenti dei Comitati di quartiere? Ovviamente a questa domanda non si potrà rispondere con certezza fino a quando la procedura di voto interno non sarà completata. Ad ogni modo, analizzando nel dettaglio i risultati elettorali, si può prevedere che circa un terzo dei Comitati andrà all’HDZ, un altro terzo alla coalizione guidata dall’SDP, mentre per il resto è molto difficile capire come si evolverà la situazione. A questo punto non si esclude la nascita di micro alleanze tra determinate formazioni allo scopo di permettere a uno di governare in un determinato Comitato grazie al voto di un avversario, che però otterrà lo stesso beneficio in un’altra sede. Molto dipenderà inoltre da come si concluderanno i “giochi” relativi al bilancio della Città di Fiume, dove il precario equilibrio politico all’interno del Consiglio cittadino potrebbe agevolare la creazione di nuove alleanze.C’è infine un altro aspetto che rimane ancora da porre in risalto e riguarda l’affluenza, fermatasi al 9,22 per cento. Il dato è ancora inferiore rispetto a quattro anni fa e testimonia il quasi totale disinteresse dei fiumani per queste elezioni. A onor del vero va anche detto che in alcuni Comitati, come in quello di San Cosimo, l’affluenza è stata superiore al 30 per cento, ma ciò comporta una percentuale ancora più bassa della media nel resto della Città. Il caso più eclatante si è registrato a Podmurvice, dove hanno votato soltanto 179 cittadini, ossia appena il 3,55 per cento degli abitanti.

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