Come presentare e mantenere le tradizioni

Inaugurato il Convegno sull’istituzionalizzazione del patrimonio culturale immateriale nella Casa degli scampanatori dello Halubje

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Come presentare e mantenere le tradizioni
Il direttore Dominik Damiš durante i saluti. In prima fila a sinistra Jasna Hoffmann. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Ha preso il via ieri la prima delle due giornate dedicate al Convegno sull’istituzionalizzazione del patrimonio culturale immateriale che si svolgerà nella Casa degli scampanatori dello Halubje (Kuća halubajskega zvončara), e che vedrà la presenza dei più importanti etnologi croati e sloveni, oltre ad altri esperti in questo campo. Lo scopo di questo incontro, che proseguirà oggi, è quello di presentare il patrimonio culturale immateriale della zona, ma anche di confrontarsi con altre città a livello nazionale e non solo, che offrono simili centri interpretativi. Nella Casa degli scampanatori, come sottolineato dal direttore Dominik Damiš, viene presentata l’identità e la ricchezza di un popolo.

“Grazie ai nostri scampanatori, che sono parte dell’UNESCO, noi siamo collegati con tutto il mondo. Con questo convegno abbiamo voluto unire tutti coloro i quali hanno deciso di salvaguardare il proprio patrimonio. Ci sarà occasione per condividere idee, creare nuovi approcci per quanto riguarda l’interpretazione del patrimonio, vedere le cose positive e negative del nostro lavoro in vista del primo anno dell’inaugurazione della Casa”, ha detto il direttore all’apertura del convegno.

La sindaca di Viškovo, Sanja Udović, ha voluto ricordare che la zona vanta ben quattro beni immateriali iscritti nella lista dell’UNESCO, ovvero gli scampanatori, il canto alla longa a due voci a intervalli stretti dell’Istria e del litorale croato, la costruzione dei muri a secco e l’alimentazione mediterranea. “L’idea di questa Casa degli scampanatori è nata 15 anni fa. È il frutto di tante emozioni che sono state date dall’associazione degli scampanatori che curano la tradizione e da tutti coloro che in un qual modo sono inclusi nella storia, dalle famiglie ai testimoni della nascita e salvaguardia di questo patrimonio. Abbiamo affrontato tante sfide però ora siamo fieri di questo nostro centro interpretativo”, ha affermato.

Quella degli zvončari è una presenza ineludibile al Carnevale fiumano.
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Tanto impegno e sacrifici
Un breve resoconto sugli scampanatori è stato dato da Kristijan Frlan e Damir Host, rispettivamente il presidente attuale dell’associazione e colui che lo è stato per 8 anni, i quali hanno spiegato quale dovrebbe essere il fine di questo convegno. “I giovani di oggi vivono in stretto contatto con la tecnologia e quindi ci farà piacere sentire come unire la tradizione all’epoca moderna, senza perderne il significato. Noi abbiamo 450 membri, dei quali 150 ragazzi minorenni. Per questo motivo dal convegno ci aspettiamo di ricevere delle risposte riguardo a come migliorare il nostro lavoro seguendo le tendenze del momento”, ha detto Frlan. Host invece ha voluto sottolineare che l’idea della Casa degli scampanatori è stata quella di avere uno spazio dove condividere esperienze anche con gli scampanatori del circondario, come ad esempio Mattuglie. “Per portare avanti associazioni del genere ci vuole molto impegno e sacrificio”, ha detto Host.
Sanjin Vranković, dipartimento per l’assetto territoriale, l’edilizia e la tutela dell’ambiente della Regione litoraneo-montana, ha ricordato tutto l’iter per quanto riguarda la costruzione della Casa, che ha preso il via nel 2021, con l’intento di dare alla popolazione locale uno spazio nel quale poter avere delle attività nel corso di tutto l’anno.

Sanjin Vranković, Lidija Nikočević, Sanja Udović, Kristijan Frlan e Damir Host.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Interpretazioni scorrette
L’autrice di tutto il concetto museale, Lidija Nikočević, ha dichiarato che nel corso della due giorni si parlerà prima di tutto dei problemi che i vari titolari di simili Centri in Croazia hanno riscontrato, di tutto ciò che la comunità si aspetta da loro, ma anche di come vengono presentate al di fuori della zona queste iniziative. “Essendo parte dell’UNESCO, e quindi visibili a livello mondiale, gli scampanatori rendono pubblica una parte che fino a tempo fa era per così dire intima, una tradizione locale. Questo porta a volte a delle presentazioni e interpretazioni scorrette quando magari che le espone non è a conoscenza della loro storia e significato. Sono cose delle quali discuteremo in questi due giorni”, ha dichiarato Lidija Nikočević.

Un museo del «bečarac»
Tra i relatori di ieri anche Jasna Hoffmann, del Museo del Bečarac di Pleternica. Il ‘bečarac’ è un genere musicale tradizionale croato della Slavonia, caratterizzato da canti popolari spiritosi, scherzosi e spesso maliziosi, accompagnati tipicamente dalla tambura (uno strumento a corda tradizionale). Le canzoni sono strutturate in versi a rima e sono spesso usate per raccontare storie umoristiche o per fare commenti sociali in modo leggero e provocatorio. “Si tratta di un museo unico nel suo genere che racchiude tutto il patrimonio e le tradizioni della Slavonia, Baranja e dello Srijem. Siamo molto fieri del fatto che si trovi a Pleternica perché per arrivarci si passa attraverso un paesaggio che rappresenta tutta la bellezza della Slavonia. Quando abbiamo dei visitatori, tutti si chiedono come sia possibile creare un museo di 1.500 metri quadrati dedicato ad una semplice ‘canzonetta’ come il ‘bečarac’. Il museo è stato creato da oltre 1.000 persone che rappresentano il cuore dello stesso, per cui attraversando lo spazio si può rivivere ogni momento e ogni evento della vita di un abitante della Slavonia, nel corso del quale è sempre stato presente il ‘bečarac’”, ha spiegato Jasna Hoffmann.
Il convegno che dura ancora oggi dalle 10 alle 13.30, è aperto a tutti ed è gratuito.

Lo scampanatore gigante all’ingresso della Casa degli zvončari.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

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