Come affrontare domani la sfida delle criptovalute

Nell’Aula consiliare in Corso si è tenuta una conferenza dell’esperto Filip Šaravanja sul mondo del Bitcoin

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Come affrontare domani la sfida delle criptovalute

Per alcuni, non è che aria fritta. Per altri, una tecnologia che rivoluzionerà il modo in cui scambiamo quasi ogni cosa di valore. Le criptovalute, in uso ormai da oltre dieci anni, presentano diverse potenzialità, ma anche numerosi rischi, sui quali non si è ancora riusciti a fare chiarezza in maniera definitiva. Questo tipo di valuta digitale funziona grazie alla tecnologia della blockchain e alla crittografia. Il termine inglese “cryptocurrency” deriva infatti dalla fusione di “cryptography” (crittografia) e “currency” (valuta). Il concetto, in effetti, ne tira in ballo molti altri, quali i criptobeni, i bitcoin, gli altcoins, i Token, gli Smart Contract, ecc., sentiti dai più senza capire bene di che cosa si tratti, se siano una risorsa o una fregatura, come funzionino, quali siano le giuste mosse per investire e, nel caso sia della Croazia che del mondo in generale, in che cosa consiste il quadro normativo inerente il tipo di valuta in questione. Per dare delle risposte e chiarire eventuali dubbi, ieri il Centro dei consumatori di Fiume, rappresentato dal suo presidente, Marko Paripović, in concomitanza con l’Agenzia nazionale per la vigilanza dei servizi finanziari (Hanfa), coordinata da Filip Šaravanja, hanno organizzato una conferenza sulle suddette tematiche, che si è tenuta nell’Aula consiliare in Corso.

Le disposizioni sono in preparazione

“La criptovaluta ha come base la tecnologia delle blockchain, sistemi digitali che la immagazzinano e la trasmettono e che, in alcuni ambienti, sono considerati un miglioramento dell’attuale impianto finanziario. Gli stessi sono costituiti da un elenco di record in continua crescita, chiamati blocchi, che sono collegati e protetti con la crittografia. I dati non sono copiabili né si possono creare volontariamente”, ha esordito l’esperto del Centro di innovazione Fintech, Filip Šaravanja, soffermandosi anche sul significato dei concetti di estrazione (registro delle transazioni), criptobene/criptovaluta (tra i più popolari l’Ethereum, il Ripple, il Cardano e il Solana) e bitcoin (la prima e più famosa criptovaluta, creata nel 2009 dall’informatico Satoshi Nakamoto), nonché ha spiegato le svariate modalità d’uso e i rischi relativi alle stesse (furto dell’identità digitale, truffe, wallet finti, piattaforme di trading che spariscono nel nulla). In merito alla cornice regolativa croata inerente il mondo delle monete digitali, Šaravanja ha sottolineato che “il modulo normativo è ancora in preparazione e verrà inserito nella Legge sulla prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo. In ogni caso, la Hanfa è sempre un punto di riferimento”. Quest’ultima è un organismo di vigilanza la cui competenza include la supervisione dei mercati e servizi finanziari e delle persone giuridiche e fisiche che li forniscono. È nata dalla fusione di tre istituzioni, la Commissione per i Titoli e gli Scambi, l’Agenzia per la Vigilanza sui Fondi Pensione e le Assicurazioni e l’Ente per la Vigilanza sulle Compagnie assicurative.

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