Ci sono buone speranze per il Mercato di Braida

Il sindaco Marko Filipović assicura che il progetto di rivitalizzazione si farà se non in questo mandato, nel prossimo

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Ci sono buone speranze per il Mercato di Braida

Nel 2015 il padiglione del Mercato di Braida era stato completamente ristrutturato e la Città aveva speso circa 1,6 milioni di kune per ridare l’antico splendore a questo gioiello, incluso nella lista dei beni culturali sotto tutela. Il padiglione era stato progettato nel 1895 dall’architetto Giacomo Zamattio nell’allora nuovo rione di Braida. L’edificio è stato costruito in stile neorinascimentale, con un’entrata principale e due laterali.

 

Individuare una soluzione

Fino a un decennio fa il padiglione, che comprende il pianterreno e il primo piano, e che è dotato pure di un ascensore per la merce, funzionava quasi alla pari del Mercato centrale. Poi, dapprima il piano superiore e quindi il pianterreno, hanno iniziato a svuotarsi. I piccoli commercianti non avevano più il tornaconto economico. Oggi, a parte un macellaio, è completamente vuoto. Lo stesso discorso vale per le bancarelle all’esterno. Ne sono rimaste pochissime attive.

Il pianterreno è ormai desolatamente vuoto

Il Mercato è di proprietà della Città, che ormai da anni cerca di rivitalizzarlo, riducendo anche il canone d’affitto ai commercianti e ai rivenditori, ma senza successo. Le ultime notizie giungono dal sindaco Marko Filipović. “Recentemente si sono svolti degli incontri con la Regione e con la società Poneštrica, che raggruppa i produttori agricoli della Regione. Si cercherà, tutti assieme, di trovare una soluzione per il funzionamento del Mercato di Braida. L’idea è di offrire uno spazio a questi produttori dando loro modo di mettere in vendita i loro articoli. Al momento ci sono delle questioni legislative da risolvere, tra le quali l’ammontare del PDV (IVA)”, ha spiegato il primo cittadino.

Il piano superiore ristrutturato, ma purtroppo deserto

Importante risorsa della Città

“Il Mercato di Braida è un’importante risorsa della Città. Purtroppo, negli ultimi decenni le abitudini degli acquirenti sono cambiate, dando la precedenza ai grandi centri commerciali. I Mercati, comunque, rimangono importanti perché rappresentano parte della storia cittadina. Inoltre, ultimamente si nota un crescente interesse della clientela, soprattutto in tema di prodotti autoctoni e genuini”, ha proseguito il sindaco.

L’unica rivendita aperta

La rivitalizzazione del Mercato andrà a pari passo con gli investimenti che sono in corso del quartiere artistico Benčić (rione di Potok). “Oltre ai lavori che si svolgono nel complesso Benčić, è in corso la ristrutturazione della Stazione ferroviaria, mentre l’ex Casa del ferroviere è stata acquistata dall’azienda Dinova-Diona, che poco tempo fa ha ottenuto le licenze necessarie per procedere ai lavori di rinnovo. Il progetto dell’azienda è di trasformare lo stabile in un albergo”, ha proseguito Filipović.

Semivuote le bancarelle
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Tutto ciò riguarda anche la rivitalizzazione del Mercato e del rione di Braida. L’intento è di farlo diventare il centro di attività culturali e manifestazioni varie, anche di carattere gastronomico, una specie di naturale ampliamento del centro cittadino. “L’idea è di trasferire determinate manifestazioni in questa zona, contribuendo alla sua rivitalizzazione, incluso il Mercato. Si tratta di un progetto ambizioso per il quale ci vuole del tempo, ma soprattutto bisogna assicurare i finanziamenti. Spero si riesca a realizzarlo in questo mandato, altrimenti nel prossimo”, ha concluso il sindaco.

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