Caritas, luce di salvezza per tutti gli emarginati

I progetti dell’associazione umanitaria e degli enti caritativi

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Caritas, luce di salvezza per tutti gli emarginati

Un anno di sfide e vittorie per la Caritas di Fiume con tante iniziative, messe in atto dall’associazione umanitaria e dagli enti caritativi che ne fanno parte, ovvero il Rifugio per i senzatetto “Le rose di San Francesco”, la casa rifugio delle suore della Misericordia di San Vincenzo de’ Paoli, la Casa di Sant’Anna per le donne e i bambini vittime di violenza familiare, lo spaccio sociale “Il pane di Santa Elisabetta” e l’hospice “Maria Crocifissa Cosulich”.

 

La direttrice della sede fiumana dell’associazione religiosa caritativa, suor Marija Faustina Kovačević, nel consueto incontro di fine anno, ha riferito che la Caritas ha terminato l’anno passato e iniziato quello nuovo con un compito difficile, ovvero offrire un aiuto concreto alle popolazioni colpite dal sisma. “In poco tempo sono state raccolte 15 tonnellate di generi alimentari e di drogheria, vestiario e attrezzature e oltre mezzo milione di kune, consegnate tutte alla Caritas di Petrinja e Sisak, da distribuire ai bisognosi. Di seguito, varie azioni sono state portate a termine nel corso di quest’anno, tutte a favore della Moslavina. Abbiamo operato ovviamente pure a livello locale. I nostri volontari sono stati molto attivi anche in questo periodo di pandemia. Dai fondi raccolti abbiamo supportato finanziariamente 34 nuclei familiari e un’associazione, per un totale di 100mila kune. Ha funzionato senza intoppi anche il nostro progetto di prestito di letti e attrezzature ortopediche. All’inizio dell’anno scolastico abbiamo assicurato ai bambini delle famiglie meno abbinati il necessario materiale scolastico e ora ci apprestiamo a consegnare oltre mille pacchi di generi di prima necessità ai nuclei familiari che ne hanno bisogno. Questa è soltanto una parte delle attività che svolgiamo”.

Anche la Casa di Sant’Anna è riuscita a portare a termine tutti i programmi pianificati. “L’obiettivo principale della struttura è aiutare i suoi beneficiari, donne e bambini vittime di violenza domestica, a diventare indipendenti e a vivere senza abusi di alcun tipo. Quest’anno abbiamo ospitato e continuiamo a farlo, 64 assistiti, precisamente 24 donne e 40 bambini fino ai 14 anni d’età. Svolgiamo programmi psicoterapeutici, e le donne vengono aiutate nel loro cammino verso l’indipendenza finanziaria, tramite l’inserimento nel mondo del lavoro”, ha reso noto la direttrice Željka Frković.

Un lavoro costante

Il rifugio per senzatetto “Le rose di San Francesco” ospita attualmente 12 persone, di cui una donna. “Il prossimo anno celebreremo i 15 anni dalla fondazione – ha affermato il responsabile Pjer Orlić –. L’attività non si è fermata nemmeno durante la pandemia e in quest’anno solare abbiamo ospitato 35 persone, di cui sei donne. Il processo di risocializzazione è stato personalizzato per ciascuno di loro e molti hanno iniziato una nuova vita, dapprima nella comunità abitativa in funzione da quest’anno e poi autonomamente. La capacità ricettiva del rifugio è insufficiente e speriamo di potere disporre, in un prossimo futuro, di una nuova struttura più ampia e funzionale”.

La Casa Rifugio guidata da suor Veronika Popić, non ha interrotto i suoi programmi caritativi neppure in questi tempi di pandemia. Ogni giorno le suore e i volontari si occupano di 250 assistiti offrendo un totale di 3mila pasti all’anno. Vengono organizzati programmi di socializzazione, igiene, giardinaggio e lavoro con i volontari, e gli assistiti da quest’anno ricevono l’assistenza sanitaria di base. Sul campo opera pure l’Associazione Depaul, che si occupa di venire in visita ai senzatetto e alle persone che vivono in condizioni difficili, sul campo.

Lo spaccio sociale nel corso di quest’anno ha aiutato con pacchi di generi di prima necessità, circa 550 persone. Le numerose iniziative delle varie istituzioni e associazioni e l’organizzazione caritativa sono state presentate dalla coordinatrice Elida Verunica. Oltre che generi alimentari lo spaccio si occupa della raccolta e della distribuzione di vestiario e calzature tramite il proprio magazzino in Žabica.

Suor Leopolda Ivković, eletta da poco a direttrice dell’hospice, “Maria Crocifissa Cosulich” in Belvedere, ha sottolineato che l’istituzione continua a operare in modo appropriato per il bene degli assistiti e dei loro familiari. Quest’anno è stata avviata la collaborazione con la Casa famiglia “Turnić” a Torretta i cui fruitori, in veste di volontari, da noi fanno attività di portineria. Nel corso del 2021 la struttura si è presa cura di 255 pazienti, di cui 19 sono stati dimessi”.

Tutti i responsabili degli enti caritativi come pure la direttrice della Caritas fiumana, hanno ringraziato la Città di Fiume, la Regione litoraneo-montana e i vari Ministeri competenti, per il supporto finanziario, che permette loro di continuare l’operato. Un grazie particolare e andato ai benefattori, aziende e singoli, che hanno riconosciuto l’importanza del donare l’eccesso per aiutare i bisognosi e gli emarginati.

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