Carenza di logopedisti Al CCO è allarme rosso

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Carenza di logopedisti Al CCO è allarme rosso

Oltre alla carenza ormai cronica di infermiere, il Centro clinico-ospedaliero di Fiume denuncia anche la mancanza di logopedisti. Ormai da tempo l’Istituto di audiologia e foniatria tenta di assumerne almeno uno e dopo tre concorsi andati a vuoto, al quarto è pervenuta una domanda e la candidata dovrebbe venire assunta in questi giorni. Quella del logopedista è una professione carente in tutta la Croazia, anche se il suo ruolo è fondamentale – sia per i bambini che per gli adulti – nella cura delle anomalie del linguaggio e dell’articolazione della parola.

Tatjana Šepić, direttrice dell’Istituto di audiologia e foniatria ha spiegato che attualmente sono in paga due logopediste, ma entrambe sono in congedo di maternità. “Il nostro organigramma prevede altri due specialisti, considerato che si tratta di logopedisti che si occupano di bambini di età prescolare e scolare, ma anche dei pazienti delle Cliniche del CCO. Per quanto riguarda i pazienti adulti, la priorità è la Clinica di neurologia, dove i logopedisti svolgono le terapie di riabilitazione in caso di disturbi del linguaggio nei pazienti che hanno subito un ictus. Nella Clinica di otorinolaringoiatria, invece, svolgono la riabilitazione delle persone reduci da un intervento di laringectomia”, ha spiegato la dott.ssa Tatjana Šepić.

Meglio a scuola…

Inoltre, nell’ambito dell’Istituto opera il club dei pazienti laringectomizzati, istituito dal dott. Robert Tićac e guidato dalla dott.ssa Dijana Maržić, nel quale è necessaria la presenza di un logopedista e di uno psicologo. Giornalmente nell’Istituto vengono visitate 40-45 persone. “Da questi numeri si evince quanto sia acuta la carenza di logopedisti. La direzione del CCO è consapevole del problema e pubblica regolarmente i concorsi, ma purtroppo la situazione non migliora e credo che questo sia un problema del sistema sanitario in generale”, spiega la dott. Šepić, aggiungendo che i logopedisti preferiscono lavorare nelle scuole piuttosto che negli ospedali, non tanto per la mole di lavoro, ma probabilmente perché negli istituti scolastici non devono lavorare con pazienti gravemente malati.

Disturbi del linguaggio in aumento

Le statistiche rilevano che il numero di bambini con disturbi del linguaggio è in aumento. In questi casi è fondamentale una reazione tempestiva dei genitori, ma anche del personale degli asili e delle scuole affinché consiglino una visita dal logopedista. I problemi della scrittura e della lettura dovrebbero venire risolti dai logopedisti scolastici. Lo stesso vale per i problemi di udito nei bambini, che molto spesso non vengono riconosciuti tempestivamente e di conseguenza possono provocare disturbi del linguaggio.

Audiometria pediatrica

Presso l’Istituto di audiologia e foniatria – l’unico in Croazia a operare in maniera autonoma – vengono curati pazienti provenienti da tutto il Paese. Per quanto riguarda l’attrezzatura, la dott.ssa Šepić rileva che l’Istituto è dotato di apparecchi all’avanguardia. Tra breve metterà a disposizione anche un apparecchio per audiometria pediatrica di ultima generazione. I piccoli pazienti non dovranno più recarsi a Zagabria per le visite perché l’apparecchio per il controllo dell’udito in dotazione all’Istituto di neonatologia non è in funzione. L’audiometria pediatrica è molto specifica. Durante i controlli, infatti, i bambini devono essere sotto anestesia, per cui con l’arrivo della nuova apparecchiatura l’Istituto avrà bisogno anche di un anestesiologo. Potranno venir sottoposti a controlli anche bambini con difficoltà nello sviluppo, cosa che finora non era possibile.

Corsi di laurea specifici

Il problema della carenza di logopedisti è stato riconosciuto anche dall’Università di Fiume, che è in attesa dell’accreditamento del corso di laurea in questa materia. Se tutto procederà secondo le previsioni, le iscrizioni per i primi 30 studenti potrebbero venire aperte già il prossimo anno accademico. L’obiettivo è di istituire un Dipartimento universitario, ma all’inizio, considerata la multidisciplinarietà della materia, il corso si svolgerebbe in diverse facoltà.
Dall’inizio del suo mandato, la rettrice Snježana Prijić Samaržija ha espresso il desiderio di istituire nuovi programmi di studio. Quello della logopedia potrebbe essere il primo, considerato che si tratta di una professione carente in tutto il Paese. Il progetto dell’Università fiumana è stato riconosciuto anche a livello ministeriale e appoggiato dalla ministra Blaženka Divjak. Il programma di studio è stato realizzato e ora è in attesa del procedimento di accreditamento, un lavoro molto impegnativo e di lunga durata.
“Vogliamo promuovere l’apertura di nuovi programmi di studio, riguardanti soprattutto i settori delle attività sociale, della pedagogia sociale e della difettologia per potere offrire alla comunità professionisti in questi settori, ma anche una gamma sempre più ampia di programmi, che risponda agli interessi e offra la possibilità di trovare un’occupazione ai nostri studenti”, ha dichiarato la rettrice.

Borse di studio di Città e Regione

Attualmente la logopedia è una delle professioni carenti in tutto il Paese. Per quanto riguarda il nostro territorio, ogni anno sia Città che Regione offrono borse di studio per professioni carenti, tra le quali figura quella di logopedista. Per l’anno accademico in corso, la Città ne ha concesse due e la Regione una. In Croazia lavorano 700 logopedisti, uno su 7.000 abitanti. La media europea è di uno su 3.000, massimo 4.000 abitanti. Allo stesso tempo si registra un aumento del numero di bambini con disturbi nel linguaggio. Secondo gli esperti, una delle cause è l’aumento del numero dei bambini a rischio neurologico, ma anche i cambiamenti nella loro educazione, carente d’interazione sociale e molto spesso affidata alla tecnologia.

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