
Ad Abbazia sono in corso le XIX giornate della Camera degli ingegneri edili della Croazia alle quali è intervenuto ieri anche Branko Bačić, vicepremier nonché ministro dell’Urbanistica, dell’Edilizia e della Proprietà dello Stato. “Mi congratulo con la Camera per il modo in cui organizza questo convegno che in un solo posto riesce ad accogliere tanti esperti. I numeri – ha detto Bačić all’inaugurazione dell’evento –, la dicono lunga. Come titolare del dicastero che si occupa di queste problematiche, è naturale che vi prenda parte. Siamo qui per sentire ciò che suggeriscono gli esperti del settore e per renderci conto della realtà in cui si opera oggi in Croazia. Entro la fine dell’anno il Ministero proporrà dieci nuove leggi per cui vorremmo sapere fin d’ora qual è il parere specifico degli operatori coinvolti. Presentiamo il programma nazionale delle politiche abitative con cui rendere accessibili delle abitazioni a coloro i quali non possono permettersi di acquistarle. Ci sono numerosi progetti in questo senso e mai finora abbiamo avuto l’opportunità di parlarne davanti a tanta gente. Alla fine, lo scopo sarà quello di avere dei punti di riferimento, delle indicazioni da utilizzare nella stesura delle leggi affinché siano più semplici da mettere in atto”.
Nina Dražin Lovrec, presidente della Camera degli ingegneri edili della Croazia, ha presieduto i lavori dell’ormai tradizionale appuntamento al quale hanno preso parte quest’anno 1.900 “addetti ai lavori”. Hanno partecipato a una serie di panel e workshop distribuiti in 23 sezioni tematiche con oltre 130 relatori. Uno dei panel più interessanti ha riguardato le politiche abitative promosse dal Governo, misure che la Camera degli ingegneri intende sostenere. “È un progetto essenziale, indispensabile – ha spiegato Nina Dražin Lovrec –, e ha lo scopo di consentire ai giovani di avere un tetto a prezzi abbordabili. Il nostro compito nel concepire le nuove strutture abitative sarà quello di razionalizzarne la realizzazione adottando le politiche legate alla transizione ecologica e all’efficienza energetica. Una buona politica non significa costruire a basso costo, ma farlo bene, in modo sostenibile e duraturo”. Un altro tema è stato quello delle forniture pubbliche e delle problematiche legate alle gare d’appalto che per la loro complessità spesso rallentano i progetti.
Il tutto avviene, come ha sottolineato Bačić, in un periodo nel quale il settore dell’edilizia in Croazia è in costante crescita, anche del 7-8 per cento all’anno. Come tale, rappresenta un generatore di sviluppo fondamentale. Ogni nono lavoratore in Croazia lavora nel settore edile: “Questa crescita caratterizzerà anche i prossimi anni”.

Foto: RONI BRMALJ

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