
“Giovani e rumore” è il titolo del tema di quest’anno in occasione della Giornata mondiale dell’udito, con particolare riferimento ai bambini e ai giovani. Nell’ambito di quest’azione educativa i cittadini di Fiume hanno potuto compilare un questionario per valutare lo stato del proprio udito e scoprire se hanno dei problemi in questo senso. Nei casi in cui si fossero riscontrati dei disturbi sono arrivate puntuali le indicazioni per provvedere a ulteriori accertamenti. All’ingresso dell’Istituto regionale di salute pubblica, la dottoressa Anja Del Vechio ha tenuto una conferenza sul tema “Udito sano per un futuro migliore: diagnosi precoce e prevenzione dei danni uditivi nei giovani”. Considerando che entro il 2030 si prevede che una persona su dieci avrà un danno uditivo e che oggi più di un miliardo di persone affronta il rischio di perdita uditiva permanente, la conferenza sottolinea l’importanza della prevenzione e della riduzione dell’esposizione a fattori di rischio, come l’ascolto di musica ad alto volume con le cuffie e l’esposizione ad ambienti rumorosi.
Fondamentale la prevenzione
“L’Organizzazione mondiale della sanità celebra ogni anno, da decenni ormai, il 3 marzo come Giornata mondiale dell’udito, con l’obiettivo di prevenire i danni uditivi, e quest’anno pone al centro proprio i bambini e i giovani come gruppo particolarmente vulnerabile, poiché sono più frequentemente esposti al rumore delle cuffie mentre ascoltano musica o giocano ai videogiochi e visitano più spesso luoghi come discoteche o concerti. Un intervento preventivo tempestivo è fondamentale per limitare i danni uditivi in questa popolazione, poiché l’udito è estremamente importante per il corretto sviluppo dei bambini in termini di comunicazione e socializzazione, come ha sottolineato la relatrice. Katarina Radobuljac, specialista in otorinolaringoiatria presso la Clinica del CCO di Fiume, ha tenuto una conferenza sul tema “Proteggi il tuo udito: piccoli cambiamenti, grandi risultati”. Il danno uditivo molto spesso non viene riconosciuto in tempo, quindi i pazienti chiedono aiuto medico solo quando notano sintomi come isolamento sociale o difficoltà di comunicazione o apprendimento, motivo per cui è molto importante educare le persone sui sintomi stessi del danno uditivo.
Alcune regole da ricordare
Ecco qualche suggerimento. C’è la “regola 60-60”, cioè l’ascolto con le cuffie con il volume entro il 60 p.c. per una durata massima di 60 minuti. Quando ci si trova in un luogo molto rumoroso, si consiglia di uscire e di concedersi qualche minuto di silenzio dopo 30 minuti di esposizione al baccano. Si calcola che oggi il 5 p.c. della popolazione mondiale abbia problemi seri di udito e che il trend attuale, nei prossimi anni, potrebbe portare ad avere una persona su quattro con sintomi evidenti. È preoccupante il fatto che un numero crescente di giovani manifesta sintomi di acufene, ovvero rumore permanente nell’orecchio, che indica i primi segni di danno uditivo.
L’azione è stata organizzata, con scopo divulgativo ed educativo anche in Corso, dall’Istituto regionale di salute pubblica, dal Centro clinico ospedaliero e dalla Casa della salute, in collaborazione con i docenti della Facoltà di Medicina di Fiume.
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