ATRAC: un decennio contro gli inquinamenti

Il Centro per la protezione del mare è attivo dal 2015

0
ATRAC: un decennio contro gli inquinamenti
Vedran Martinić. Foto: RONI BRMALJ

“Sono molto felice di essere qui. Dietro di noi ci sono 10 anni di lavoro, durante i quali siamo cresciuti e siamo diventati una realtà a livello internazionale. Lo dimostrano i progetti ai quali abbiamo partecipato e le tante cooperazioni con enti di altri Paesi. L’obiettivo primario è rimasto sempre lo stesso, lavorare per la salvaguardia dell’Adriatico”. Con queste parole Vedran Martinić, direttore dell’ATRAC ha dato il via alla giornata delle porte aperte del Centro, in occasione del decimo anniversario della sua fondazione. “Questo evento è un’occasione per celebrare dieci anni di esistenza e di attività di successo di un’istituzione che è diventata un elemento imprescindibile nel sistema di protezione del mare Adriatico. La Regione litoraneo-montana ha fondato l’ATRAC con una missione chiara: migliorare i sistemi di preparazione e risposta agli inquinamenti marini, nonché formare e qualificare tutti coloro che sono coinvolti in questo compito fondamentale. Già nel primo anno di attività, il Centro ha dimostrato la sua forza regionale organizzando corsi di formazione specialistici ad Ancona, Durazzo, Capodistria, Fiume e Zara. Da allora ad oggi, ATRAC è diventato un attore di rilievo nella lotta globale contro l’inquinamento marino, come dimostra la collaborazione con REMPEC e l’impegno nei casi di inquinamento in Libano e Siria. Grazie alla cooperazione con le regioni adriatiche croate, alla formazione in Bosnia ed Erzegovina e in Serbia e alla partecipazione a numerosi progetti europei, ATRAC è diventato sinonimo di competenza, innovazione e cooperazione internazionale nella gestione delle emergenze ambientali”, ha affermato il vicepresidente della Regione, Vojko Braut, augurando al Centro ancora molti anni di successo.

Alla cerimonia era presente anche il direttore del Dipartimento per la sicurezza della navigazione presso il Ministero del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture, Siniša Orlić, il quale ha sottolineato l’importanza del Centro per la protezione del mare dall’inquinamento. “In ATRAC si accumulano conoscenze specifiche che speriamo di dover usare il meno possibile, ma che, quando servono, diventano fondamentali. Bisogna considerare che ogni anno nell’Adriatico transitano circa 70 milioni di tonnellate di carichi pericolosi. La maggior parte di questi viene scaricata nei nostri porti. Tuttavia, tutti i Paesi dell’Adriatico condividono questo stesso rischio e, se vogliamo preservare il mare per le future generazioni, agenzie come questa e la collaborazione con esse sono di importanza cruciale”, ha affermato Orlić, il quale alla fine del suo intervento ha voluto ringraziare personalmente Martinić, lodandone la professionalità e la competenza, senza le quali non sarebbe stato possibile portare avanti in questo modo l’intero progetto.
L’evento è stato anche un’opportunità per uno scambio di conoscenze ed esperienze sui futuri sviluppi nella preparazione e nella risposta agli inquinamenti improvvisi dell’ambiente marino. Oltre a numerosi esperti croati e ai rappresentanti di REMPEC da Malta, erano presenti anche delegati del Centro per la documentazione e la sperimentazione sugli inquinamenti delle acque (CEDRE) dalla Francia e aziende specializzate nella gestione degli inquinamenti marini come MEKE MARINE dalla Turchia e VIKOMA dal Regno Unito.
A margine, il direttore dell’ATRAC ha tenuto una presentazione speciale sui dieci anni di attività dell’istituzione, mentre l’evento è stato arricchito dall’esibizione degli studenti della Scuola di musica “Ivan Matetić Ronjgov” di Fiume. Ricordiamo che l’ATRAC è stato fondato dalla Regione litoraneo-montana nel 2015 nell’ambito del progetto europeo “HAZADR – Rafforzamento della capacità d’intervento comune per la lotta contro l’inquinamento marino da petrolio, sostanze pericolose e nocive nell’Adriatico”, finanziato attraverso lo Strumento di assistenza preadesione (programma IPA). L’obiettivo principale del Centro è il miglioramento dei sistemi regionali e nazionali di preparazione e risposta agli inquinamenti improvvisi dell’ambiente marino, nonché la formazione di tutti i soggetti coinvolti in tali sistemi.

L’anniversario è stato celebrato presso il Museo civico di Fiume.
Foto: RONI BRMALJ

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display