Aria di fine impero in sede di Consiglio. Filipović alla resa dei conti con l’SDP

Niente modifiche, in questo mandato, al Piano regolatore e al Piano urbanistico generale. Fallisce anche il terzo tentativo

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Aria di fine impero in sede di Consiglio. Filipović alla resa dei conti con l’SDP
Il sindaco Marko Filipović durante l’intervento. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Alla sessione di ieri del Consiglio cittadino, ultima di questo mandato, salvo situazioni di emergenza, due sono stati i punti all’ordine del giorno che hanno tolto la scena a tutti gli altri. Delle modifiche e delle integrazioni al Piano regolatore e al Piano urbanistico generale si tornerà a discutere dopo le elezioni. Filipović incassa una netta sconfitta. Con 4 voti contrari (Možemo e PGS), 20 astenuti e 1 voto a favore, Stipo Karaula dell’HDZ, la partita è rinviata a data da destinarsi.

“L’intento è quello di adeguarsi alle nuove leggi”, ha ripetuto, come un mantra, Ljiljana Buljan, capo del Dipartimento per l’urbanistica, gestione del territorio ed edilizia. Le modifiche sarebbero necessarie per consentire l’ampliamento dell’area del futuro marina in Porto Baross dove, come viene assicurato, non ci saranno “sconfinamenti” in superficie, bensì sotto. Per le operazioni c’è il consenso dell’Autorità portuale e del Ministero del Mare, trasporti e infrastrutture. C’è quindi l’area dell’ex Istravino che da industriale dovrebbe diventare residenziale. Questo è stato, fin dall’inizio, il motivo del no di gran parte dei consiglieri, anche di parte degli alleati. Nei giorni scorsi il no alle modifiche è arrivato anche dall’SDP, partito a cui appartiene ancora, almeno formalmente, anche il proponente, il sindaco Marko Filipović. Le modifiche approvate nel dicembre del 2023 relative all’area sportivo-ricreativa di Cantrida non sono ancora state messe in atto e attendono le modifiche dei documenti di pianificazione che ieri, per la terza volta, sono stati ritirati in quanto palesemente respinti anche dall’SDP. Filipović ha detto che a dicembre aveva ritirato le proposte in quanto ricattato da “Možemo!” i cui voti erano indispensabili per approvare il bilancio: “Ho ritenuto di doverlo fare per garantire la stabilità del funzionamento della città. Ho riproposto il punto alla scorsa sessione e il gruppo SDP non aveva espresso alcun parere negativo in merito. Considerando il parere negativo di altri partiti ho ritenuto anche in questa seconda occasione di ritirare la proposta. Ho organizzato delle consultazioni da cui ho concluso che ci sarebbe stato il consenso necessario. Se dovessero venire approvate le proposte di modifica, comunque, prima di arrivare alla realizzazione dei progetti, si dovrà percorrere un iter che prevede un dibattito pubblico. Ora dell’ex Istravino rimane un’area dismessa in stato di abbandono. Le insinuazioni assurde sul mio presunto legame con gli investitori non posso accettarle in alcun modo. Le posizioni assunte dai consiglieri SDP non le comprendo proprio. È un atteggiamento irragionevole. La presidenza della sezione cittadina del partito ha indicato ai propri consiglieri di votare contro. In passato non era mai successo, almeno quando ero io a capo della sezione. La decisione viene motivata con il fatto che decisioni di questo tipo non andrebbero prese all’ultima sessione del mandato”. Il sindaco ha elencato una serie di decisioni prese a fine mandato. Filipović non l’abbiamo mai visto così deciso e determinato nei quattro anni del suo mandato: “Chi vota contro queste proposte, vota contro lo sviluppo della città!. Pertanto, vi esorto ad accettare le proposte. Accettarle non esclude un dibattito successivo”. Ana Trošelj, PGS, ha precisato che: “Certe decisioni importanti venivano approvate anche allo scadere del mandato, ma venivano votate con larga maggioranza”.

Alen Jakoplić, nuovo consigliere MOST.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Petra Karanikić capogruppo SDP: “Non siamo contrari agli investimenti sostenibili che contribuiscono allo sviluppo. Prima, però, è necessario un dibattito che coinvolga gli esperti e che consideri le esigenze dei cittadini. Il nostro gruppo consiliare si è riunito a febbraio e ne abbiamo informato il sindaco, prima che le nostre posizioni fossero state rese pubbliche dai media. Rimaniamo del parere che di questo tema si torni a parlare nel prossimo mandato”.
Nebojša Zelič, anche lui candidato sindaco, ha commentato: “Sarebbe bastato escludere dai due documenti l’area dell’ex Istravino e le proposte avrebbero potuto venire accolte. In questo modo, si ferma anche tutto il resto”.
Filipović ha proprio deciso di non mandarle a dire le cose: “La presidente SDP nella sezione cittadina, candidata sindaca Sandra Krpan e l’ex sindaco Vojko Obersnel hanno la decisione presa ai consiglieri”. Karanikić ha risposto: “Oltre ai due membri della presidenza della sezione c’erano anche altri membri che, per quanto ne so, hanno votato all’unanimità contro le vostre proposte”.
L’HDZ, tradizionale forza d’opposizione, è rimasta a guardare, ridendosela, godendosi lo spettacolo offerto dai loro avversari politici per la serie “se la cavano bene anche da soli nel farsi male”.

I consiglieri hanno bocciato nuovamente le proposte del sindaco.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

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