Architetti e urbanisti: «Caro sindaco, noi ti scriviamo…»

I rappresentanti delle due categorie contestano in una lettera alcune soluzioni adottate dalla municipalità

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Architetti e urbanisti: «Caro sindaco, noi ti scriviamo…»
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

“Di fronte agli interventi sempre più frequenti e puntuali sul tessuto della città e sul suo ambiente, al fine di proteggere l’interesse pubblico e migliorare la qualità dello spazio costruito e libero che ci circonda, il 20 novembre scorso Le abbiamo inviato una lettera, in qualità di sindaco di Fiume, invitandola a un incontro congiunto. Poiché non abbiamo ancora ricevuto risposta, ci rivolgiamo a Lei, ai media cittadini e all’opinione pubblica attraverso questa lettera aperta, a nome dell’Associazione degli architetti di Fiume e del Consiglio del Comitato regionale di Fiume della Camera degli architetti croata”. Inizia così, la missiva che l’Associazione degli architetti ha deciso di rendere di pubblico dominio, in un tentativo di smuovere le acque, rivolgendosi al primo cittadino Marko Filipović in riferimento alle modalità con cui, a loro detta, viene gestito da parte dell’amministrazione cittadina lo spazio pubblico.

“La finalità esclusiva di questa lettera è migliorare i processi di pianificazione e gestione dello spazio urbano, senza alcun obiettivo politico, partitico, elettorale o pre-elettorale, ma mettendo in luce problematiche spaziali già più volte segnalate dalla nostra professione di architetti e urbanisti. L’Associazione degli architetti di Fiume è un’organizzazione professionale che da molti anni partecipa attivamente alla pianificazione e al miglioramento dell’assetto territoriale della nostra città. Il Consiglio del Comitato regionale di Fiume della Camera degli architetti croata è un organismo indipendente che tutela la reputazione, l’onore e i diritti degli architetti abilitati, degli urbanisti e degli architetti paesaggisti, vigilando affinché essi svolgano il proprio lavoro con coscienza, in conformità con le leggi e i regolamenti, rispettando l’interesse pubblico e proteggendo il patrimonio edilizio croato e la qualità dell’ambiente costruito”, si legge ancora nella missiva.

«Un approccio disorganizzato»
“Ci spinge a reagire il crescente numero di annunci mediatici, molto affermativi, riguardanti progetti in fase di valutazione o già in corso di realizzazione a Fiume. Tali progetti, spesso guidati da interessi di mercato individuali, rivelano un approccio disorganizzato, non di rado privo di basi tecniche, e potenzialmente dannoso per la pianificazione e progettazione urbana, nonché per la gestione degli spazi pubblici e costieri della città. Tra gli esempi più eclatanti, il Complesso multifunzionale Stadio di Cantrida, il progetto East District (ex area dell’Istravino), il quartiere di Turanj in Bivio e, più recentemente, il caso di Molo Adamich nel bacino portuale. Riteniamo che tutto ciò porti a delle gravi conseguenze negative per lo sviluppo urbano e l’identità spaziale della nostra città. In particolare, critichiamo l’esclusione totale delle competenze in ambito architettonico e urbanistico e, a nostro avviso, l’apparente disinteresse della Città nel creare un’area accessibile al pubblico nella zona portuale, nel bel mezzo del tessuto urbano di Fiume”, hanno scritto ancora i membri dell’Associazione degli architetti.
“Facciamo, pertanto, un appello affinché gli spazi pubblici e accessibili della città siano gestiti attraverso procedure trasparenti, nell’interesse pubblico e per il bene comune. Riteniamo fondamentale pensare in modo sistematico e globale allo sviluppo cittadino, basandosi su una visione chiara, un concetto ponderato e una strategia ben definita per garantire uno spazio urbano sostenibile, funzionale ed esteticamente accettabile. Invitiamo a un’applicazione più decisa e responsabile del ruolo principale della Città nella creazione di spazi di qualità, soprattutto pubblici, con il supporto e la collaborazione dell’expertise. Chiediamo, inoltre, che le decisioni riguardanti lo sviluppo spaziale e urbano seguano rigorosamente i metodi, i principi, gli obiettivi e gli standard consolidati di pianificazione, comprendendo tra l’altro l’individuazione degli elementi programmatici essenziali per i progetti più significativi attraverso concorsi pubblici di urbanistica e architettura. Questi concorsi, dimostrando la loro efficacia nel garantire qualità, trasparenza e interdisciplinarità, sono cruciali per il processo di sviluppo urbano della città. È importante introdurre sistematicamente il principio di partecipazione, per consentire la tempestiva e attiva collaborazione dei cittadini di Fiume in questi processi. Solo così possiamo assicurare uno sviluppo urbano in armonia con gli obiettivi e i principi della pianificazione territoriale. Siamo convinti che migliorando la collaborazione tra la Città e gli esperti del settore, sia possibile giungere a soluzioni di maggiore qualità e a cambiamenti positivi”, conclude la lettera inviata al sindaco e firmata dalla Camera degli architetti croata, dal Consiglio regionale di Fiume della Camera degli architetti croata, dall’Associazione degli architetti di Fiume e dall’Associazione degli architetti croati, per mano di rispettivamente Gorana Ljubičić, Rajka Bunjevac, Gorana Stipeč Brlić e Mia Roth Čerina.

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