Apiario d’oro, il miele DOC della Regione

Al concorso annuale sono stati presentati una cinquantina di campioni provenienti dal Gorski Kotar, dal Litorale e dalle isole quarnerine

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Apiario d’oro, il miele DOC della Regione

“Il 2021 è stato un anno difficile per gli apicoltori, a causa del meteo avverso. Speriamo che in futuro le condizioni del tempo siano favorevoli per chi si occupa di quest’attività. L’associazione degli apicoltori della Regione litoraneo-montana è stata fondata nel 2008 e oggi conta circa 700 produttori con più di 23mila arnie, che producono nelle migliori annate circa 500 tonnellate di miele. Nel 2013 abbiamo iniziato con la certificazione dei prodotti col marchio DOC, in questo caso concreto di quelli relativi al miele di melata che viene prodotto nel Gorski kotar, senza nulla togliere a tutti gli altri tipi di questo miele prodotti in Regione, che sono d’ottima qualità e riconosciuti a livello mondiale”. A specificarlo è stato Dražen Lušić, dell’Associazione nazionale dei valutatori sensoriali di miele e docente con Cattedra di ecologia sanitaria presso la Facoltà di medicina di Fiume, introducendo la 15ª edizione regionale di valutazione della qualità del miele, “Apiario d’oro”, edizione 2021.

Dražen Lušić dell’Associazione nazionale dei valutatori sensoriali di miele
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Il concorso, svoltosi nella rivendita di prodotti autoctoni “Kašetica” in Cittavecchia, ha visto l’esibizione dinanzi a un’apposita Commissione, di 52 campioni di miele e di melata di fiori di prato, saggio, tiglio e del poco noto miele di marruca, una pianta spinosa molto comune nel Carso e sulle isole. I suoi piccoli fiori gialli danno un miele di colore rosso ambrato e un sapore vagamente caramellato con retrogusto un po’ aspro.

Purtroppo, seppure la qualità sia eccellente, la quantità di quest’anno è scarsa a causa delle poco clementi condizioni meteorologiche che non hanno giovato alle api. Per ovviare alla carenza di miele da polline, si è optato per la melata, alimento delle api e secreto di alcuni piccoli insetti (afidi, cocciniglie, psille, ecc.) che si nutrono della linfa degli alberi. “Alla fine di maggio quando tutto fiorisce, a causa del freddo c’è stata una moria di api”, ha spiegato Branko Vidmar, apicoltore del Gorski kotar, che ha presentato i suoi campioni di miele al concorso, ma che è anche giudice di gara quando non partecipa alle gare. “Il Ministero dell’Agricoltura ci ha supportati finanziariamente, ma non è bastato. Molti di noi hanno dovuto ricominciare daccapo. Ma se da una parte la natura distrugge, dall’altra regala i suoi frutti, e le api sopravvissute hanno risposto con una qualità eccellente di miele e melata”.

Dopo il controllo di laboratorio dei campioni presentati effettuato alla Facoltà di medicina di Fiume, si è passati alla parte interessante, ovvero alla valutazione dei campioni che comprendono la verifica visiva, tattile, del gusto e la fragranza del prodotto. La commissione giudicatrice comprende un gruppo di esperti a livello nazionale e a giudicare il miele della Regione litoraneo-montana è stato chiamato pure Ivan Kovač di Parenzo, che ha affermato che la qualità è d’altissimo livello. “Dobbiamo proteggere tutte le nostre varietà di miele e melata perché sono un patrimonio naturale. In Istria i vari negozi, rivendite di prodotti naturali e biologici, di souvenir, ma anche quelle situate all’aperto, spesso vendono miele di pessima qualità e dubbia provenienza al prezzo del miele nostrano DOC. Ogni etichetta contiene tutti i dati del prodotto e il bollo del miele e della melata di origine controllata è ben visibile, per cui bisogna diffidare dalle imitazioni”.

I vincitori del concorso “Apiario d’oro”, verranno resi noti in seguito.

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