Alen Ružić: «Senza quote né obblighi ma soltanto meritocrazia»

Il direttore del CCO di Fiume, Alen Ružić, parla con orgoglio della parità di genere raggiunta nel management ospedaliero

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Alen Ružić: «Senza quote né obblighi ma soltanto meritocrazia»
Alen Ružić e Vladimira Vuletić, responsabile del Reparto di neurologia. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Nel panorama della sanità croata spicca una realtà che non si distingue solo per l’assistenza ai pazienti, ma anche per il modello organizzativo che propone: il Centro clinico-ospedaliero di Fiume è infatti l’ospedale con la più alta presenza femminile in ruoli di responsabilità a livello nazionale. A confermarlo è un recente studio condotto da Maja Vizjak dell’Istituto per la Ricerca sulle Migrazioni di Zagabria, dal titolo ‘Le donne medico nella dirigenza intermedia delle strutture ospedaliere della Repubblica di Croazia’. I numeri parlano chiaro: al CCO di Fiume, la direzione delle cliniche è equamente distribuita con 9 uomini e 9 donne nel vertice dello schema dirigenziale. Un rapporto 1 a 1 che segna un traguardo significativo in un ambito ancora dominato dalla componente maschile. Basta guardare i dati: al CCO di Zagabria solo 2 donne su 21 direzioni cliniche; al CCO delle ‘Sorelle della Misericordia’ (Sestre Milosrdnice) il 31,2%; al CCO di Osijek il 30,7%; al CCO di Spalato il 37,5%. In media, su scala nazionale, solo il 31% dei direttori di clinica sono donne.
Ma Fiume non si distingue solo per le cliniche. Se si includono anche i cosiddetti reparti clinici “senza letti”, ovvero i reparti diagnostici la percentuale di donne in posizioni apicali sale al 66,7%. Un primato netto rispetto ad altri centri: Zagabria arriva al 62,5%, Osijek si ferma al 50%, Spalato crolla al 20%. E c’è di più: se si sommano tutte le unità di pari livello (cliniche e reparti), al CCO di Fiume il 54% dei ruoli di comando è in mano a donne. Numeri che parlano di una realtà concreta, non di intenti astratti. Tra i nomi di spicco, troviamo figure come la prof. Ines Brajac (dermatologia), Vlatka Debeljak (odontoiatria), Irena Slavuljica (malattie infettive), Vladimira Vuletić (neurologia), Tea Čaljkušić-Mance (oftalmologia), Ivana Mikolašević (oncologia), e molte altre. A guidare il Pronto soccorso ospedaliero, che ogni giorno può arrivare a trattare fino a 500 pazienti, è la dottoressa Martina Pavletić, artefice del moderno sistema di emergenza del CCO di Fiume.
Il direttore generale del CCO fiumano, Alen Ružić, rivendica con orgoglio il risultato: “Siamo riusciti, senza quote né obblighi, a costruire una leadership fondata sul merito. Le mie collaboratrici non sono state scelte perché donne, ma perché eccellenti. Il nostro lavoro si misura su cifre concrete: quasi un milione di visite ambulatoriali, 39mila ricoveri e oltre 2mila le nascite. Ogni anno crescono, come cresce la nostra responsabilità. La parità non è un fine, ma una naturale conseguenza della qualità”.

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