
La firma del Contratto per l’assegnazione dei mezzi a fondo perduto per il progetto “Ricostruzione del porto di Arbe (fase 1 – parte 2) e strada di accesso” si è tenuta ieri ad Arbe, con la partecipazione del ministro del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture e vicepremier Oleg Butković, del direttore dell’Amministrazione portuale regionale di Arbe, Nenad Debelić, e del direttore dell’agenzia SAFU Dragan Jelić.
Si tratta di un progetto dal valore complessivo superiore a 14,3 milioni di euro, cofinanziato con fondi dell’Unione europea, volto al miglioramento dell’infrastruttura del porto di Arbe attraverso la ricostruzione del lungomare (fase 1 – parte 2), garantendo così la necessaria protezione dello specchio d’acqua all’interno dell’area portuale. Inoltre, saranno realizzati 100 nuovi ormeggi comunali destinati all’uso della popolazione locale, mentre la ricostruzione delle strade garantirà un accesso funzionale e l’uso del porto. L’obiettivo del progetto è assicurare la sicurezza della navigazione e dell’ormeggio nel porto di Arbe, la protezione dei beni del porto e degli utenti, l’accesso funzionale al porto e un’adeguata capacità di ormeggi comunali. “Con la realizzazione di questo progetto, Arbe scrive una nuova pagina della sua storia”, ha dichiarato in apertura il ministro Butković, sottolineando che lungo tutta la costa croata è in corso un grande ciclo di investimenti nei porti, del valore di oltre 500 milioni di euro, grazie soprattutto ai fondi europei veicolati tramite il Ministero, ma anche alle risorse nazionali.
Bando di gara
“La ristrutturazione dei porti, dei moli, è qualcosa che tutti accolgono con favore e che per noi che viviamo sul mare, che siamo rivolti al mare e al turismo, significa moltissimo”, ha detto Butković, aggiungendo che dopo la firma del contratto di ieri, sarà indetto un bando di gara che sarà gestito dall’Amministrazione portuale. Ha inoltre sottolineato che senza i fondi europei sarebbe difficile realizzare progetti di tale portata e che è positivo il fatto che nel nuovo Bilancio siano disponibili ulteriori risorse, offrendo opportunità per nuove firme e nuovi progetti.
Il direttore dell’Amministrazione portuale regionale di Arbe, Nenad Debelić, ha dichiarato che si tratta di un evento molto grande e importante, non solo per l’Amministrazione portuale, ma per tutta l’isola.
“In un certo senso, proseguiamo un percorso iniziato nel 2020, quando abbiamo avviato in modo sistematico e mirato, con fondi considerevoli, la realizzazione della completa ricostruzione del porto di Arbe”, ha sottolineato, ricordando che in quell’anno iniziarono i lavori di ricostruzione del principale frangiflutti protettivo di Pumpurela e che lo scorso anno è stato completato un progetto molto importante: la costruzione del frangiflutti secondario, destinato principalmente alla protezione del porto. Il direttore Debelić ha ringraziato il Ministero, il ministro Butković e l’agenzia SAFU per il sostegno e per avere riconosciuto l’importanza del progetto “per quanto sia importante per l’isola, per quanto migliori la protezione del porto e per quanto sviluppi ulteriormente il collegamento della nostra isola con le altre isole e con la terraferma”, ha dichiarato.
“Questo è davvero un grande progetto che cambierà l’aspetto del porto e del lungomare, e sono convinto che i cittadini di Arbe ne saranno entusiasti. Siamo orgogliosi di attuare questo progetto e sono certo che sarà portato a termine con successo, in partenariato con noi”, ha affermato il direttore dell’agenzia SAFU, Dragan Jelić, congratulandosi con tutti per il progetto.
“Sono davvero orgoglioso e soddisfatto di quanto avvenuto oggi, sia come abitante di Arbe che come sindaco, come abitante di questa splendida isola. Ringrazio sinceramente tutti coloro che hanno partecipato e contribuito affinché potessimo iniziare la realizzazione di un progetto così prezioso”, ha dichiarato il sindaco di Arbe, Nikola Grgurić. “Questo è un progetto per il quale si vive, un progetto che dimostra in che modo — almeno finché sono qui con voi e con i nostri concittadini — intendiamo lavorare e operare su quest’isola e in questa città”, ha concluso. (mv)
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