Agglomerazione, adesso tocca a Srdoči e Drenova

Avanza il progetto di miglioramento e ampliamento della rete idrica e fognaria a Fiume e nelle zone limitrofe

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Agglomerazione, adesso tocca a Srdoči e Drenova
Via A. B. Šimić a Srdoči. Foto: RONI BRMALJ

La parola d’ordine è “pazienza”. A Fiume sono aperti un po’ ovunque dei cantieri edili che, in un modo o nell’altro, determinano dei disagi. La possibilità di attingere dai fondi dell’Unione europea ha prodotto un vero boom delle attività legate allo sviluppo delle infrastrutture. Ci sono progetti che condizionano parzialmente la nostra vita quotidiana, come la costruzione della statale D403, che si protrarrà dal futuro terminal container di Molo Zagabria fino allo svincolo di Valscurigne, a parte il rumore nelle ore notturne. Allo stesso tempo, però, è ormai in fase avanzata il progetto “Miglioramento della rete idrica e di smaltimento delle acque reflue” nell’ambito dell’Agglomerazione di Fiume, che di problemi ne crea e ne creerà ancora. Nell’ambito di questo progetto, del valore di 233.799.649,88 di euro, di cui il 71,33 per cento viene finanziato a fondo perduto dall’Ue, stanno per venire inaugurati due nuovi cantieri. Non sono né i primi né gli ultimi.

Siamo a Drenova, via Bok, da dove parte un percorso particolarmente complesso che comprende 41 chilometri di rete fognaria e 24 di acquedotto, a cui si aggiungono 29 stazioni di pompaggio. Questa fase costerà 36,132 milioni di euro. L’appalto è stato assegnato alla GP Krk.

Una risorsa preziosissima
Allo stesso tempo i lavori interesseranno la zona di Srdoči, all’altezza di via A. B. Šimić, nel contesto del programma di ampliamento della rete di Castua, verso Srdoči e Rubeši. Si tratta di un intervento che prevede la posa del terzo segmento del collettore a Rubeši e del segmento tra Grbci e Srdoči lungo via Šimić. In questo caso si tratta di 30,5 chilometri di rete fognaria e di 14,2 di acquedotto con 14 stazioni di pompaggio. Anche in questo caso, a eseguire i lavori è l’impresa edile GP Krk. Per questa fase del mega progetto dell’Agglomerazione di Fiume verranno stanziati 23.242 milioni di euro.
Al momento quello dell’Agglomerazione di Fiume per il miglioramento della rete idrica e della rete fognaria, è il progetto più grande in Croazia nel settore delle infrastrutture, secondo soltanto al ponte di Sabbioncello (Pelješac), inaugurato lo scorso anno. “Disponiamo di risorse preziose, per molti inimmaginabili, e dobbiamo saperle tutelare – spiega Andrej Marochini, direttore dell’azienda comunale ViK, che gestisce la rete idrica e fognaria a Fiume e in alcuni Comuni del circondario –, motivo per cui dobbiamo accettare dei momenti in cui qualcosa ci ostacola”. Mentre la rete idrica, cioè l’acqua potabile, ha raggiunto la quasi totalità degli abitanti, quella fognaria richiede un completamento per la tutela stessa delle risorse idriche. L’acqua potabile ce l’abbiamo tutto l’anno, anche nei mesi estivi dopo mesi di siccità e, tra l’altro, possiamo utilizzarla senza limitazioni pure per annaffiare il giardino. Ciò che noi diamo per scontato, per altri è un lusso. È un lusso anche poterci godere il mare, farci una nuotata. Oggi la balneazione è possibile in tutte le spiagge fiumane, da Pećine a Preluca, con la qualità del mare da buona a eccellente. In futuro potrà andare anche meglio, quando verrà costruito il nuovo depuratore, quello che provvederà al trattamento biologico delle acque reflue, il cuore del sistema che viene realizzato in questi mesi e che tra due anni circa garantirà qualcosa di impalpabile, poco visibile rispetto a un ponte, ma fondamentale per la qualità di vita.

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