
Si conclude la telenovela. La prossima settimana è in programma l’ultimo atto formale dopo di che ci sarà un’unica azienda a gestire la rete idrica e di smaltimento delle acque reflue a coprire Fiume con il circondario, l’area liburnica e il Gorski kotar. Dopo tre anni di tira e molla, dovuto alla volontà, soprattutto da parte dell’azienda “Liburnijske vode”, di restare indipendente, si conclude il processo di accorpamento nell’ambito della fiumana Vodovod i kanalizacija (ViK). Oltre alla “Liburnijske vode” vengono intergare nell’azienda fiumana tre società comunali del Gorski kotar, quelle di Vrbovsko, Čabar e Delnice, Quest’ultima è stata l’ultima ad arrendersi.
L’accorpamento avviene in seguito a un decreto del Governo del dicembre 2021, che fa seguito agli impegni presi dalla Croazia nel rispetto delle Direttive dell’Unione europea. L’impegno preso riguarda la riduzione del numero di aziende che prestano questi servizi essenziali. La Città di Abbazia, i Comuni di Laurana, Draga di Moschiena e Mattuglie, comproprietari della “Liburnijske vode”, si sono opposti alla fusione, rivolgendosi anche alla Corte Costituzionale. Alla fine, però, l’integrazione è inevitabile, una condizione per poter accedere ai finanziamenti dai fondi dell’Ue.
Cosa cambia? Per prima cosa cambierà la struttura societaria della ViK, che avrà più soggetti a detenerne le quote. Quindi, aumenterà il numero di dipendenti, che dagli attuali 310 aumenterà di circa 120 unità. Per gli utenti, invece, ci saranno delle correzioni alle bollette. Per gli utenti dell’area liburnica ci sarà una lieve riduzione, per quelli della ViK un aumento. Quando verrà conclusa l’operazione di accorpamento, conosceremo tutti i dettagli.
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