Abbazia. Un’area verde resa ancora più attraente e suggestiva

Restaurato il labirinto floreale dinanzi a Villa Angiolina

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Abbazia. Un’area verde resa ancora più attraente e suggestiva
Il labirinto floreale restaurato. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Abbazia festeggia quest’anno un importante anniversario, ovvero il 180º del turismo organizzato. In occasione di questa celebrazione è stato restaurato lo splendido labirinto floreale dinanzi a Villa Angiolina. Si tratta di un’oasi verde tutelata come monumento di architettura paesaggistica, che, assieme a Villa Angiolina, figura nella lista dei beni culturali protetti della Repubblica di Croazia. Rappresenta, inoltre, uno dei pochi giardini parterre al mondo, rimasti quasi interamente conservati. Il labirinto è parte integrante dell’identità visiva di Villa Angiolina e risale alla fine del XIX secolo, grazie a un progetto attribuito a Carl Schubert, creatore del parco delle Ferrovie del Sud.

Hermina Brajković, Petar Banda e Kristina Đukić.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Come sottolineato dalla vicesindaca di Abbazia, Kristina Đukić, il restauro è costato complessivamente 57.171,46 euro (IVA inclusa), di cui 25mila sono stati assicurati dalla Regione litoraneo-montana. “Per salvaguardare questa meravigliosa area verde, abbiamo deciso di restaurarla del tutto e in questo contesto ringrazio la Regione per il suo contributo. Con questo progetto abbiamo realizzato anche una tabella informativa che racconta la storia del parterre in più lingue, ma che comprende anche le regole di comportamento da adottare una volta che ci si trova al suo interno, in quanto vogliamo tutelarla al massimo”, ha spiegato.
I lavori di restauro sono stati eseguiti dalla municipalizzata “Parkovi” di Abbazia. Come affermato da Petar Banda, che ha gestito i lavori, il labirinto floreale versava in condizioni infelici, deteriorato dal tempo e delle intemperie, nonostante gli investimenti costanti. “In accordo con i conservatori, è stato deciso di adottare un tipo di restauro seguendo il modello dei grandi giardini parterre europei, inserendo cornici in acciaio COR-TEN per delimitare ogni forma all’interno del labirinto, semplificando così la sua manutenzione. Bisogna sottolineare che in alcune parti abbiamo eliminato i fiori e inserito piante sempreverdi”, ha detto Banda specificando che purtroppo si è in costante lotta contro i bruchi della piralide del bosso, che creano danni alle aree verdi.
La sua collega Hermina Brajković, ha evidenziato le sfide quotidiane nella gestione delle aree verdi, aggravate dalla presenza crescente di parassiti, malattie fungine e dall’aumento dei visitatori. Per affrontare il problema del bruco della piralide del bosso, al posto dello stesso è stata piantata la Myrsine africana, una specie storicamente presente nei parchi di Abbazia che soddisfa anche criteri estetici.
Nel corso della presentazione dei lavori, gli interlocutori hanno voluto sottolineare l’importanza dell’adozione di un comportamento rispettoso all’interno di questi spazi protetti, per conservare il loro alto livello di cura e bellezza.

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Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

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