Abbazia. Una piscina con vista mare

Presentato al Centro Gervais il progetto del futuro complesso natatorio di Abbazia, destinato innanzitutto ai cittadini

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Abbazia. Una piscina con vista mare
I lavori di costruzione dovrebbero iniziare nel 2025. Foto: GENTILMENTE CONCESSA DALLA CITT À DI ABBAZIA

Nel 2025, anno in cui si svolgeranno le elezioni amministrative, avranno inizio ad Abbazia i lavori di costruzione della piscina coperta, un impianto destinato sia allo sport agonistico che a quello ricreativo. Il sindaco Fernando Kirigin, all’inizio del suo primo mandato, tre anni fa, aveva annunciato che prima del nuovo appuntamento alle urne si sarebbe compiuto qualche passo importante verso la realizzazione della piscina. Per come si stanno mettendo le cose, potrebbe arrivare al confronto con gli elettori con una promessa mantenuta.

Il rendering del futuro complesso.
Foto: GENTILMENTE CONCESSA DALLA CITT À DI ABBAZIA

Non solo sport agonistico
Ieri sera, al Centro Gervais è stato presentato al pubblico il progetto del futuro complesso che sorgerà nella frazione di Lipovica, accanto al palasport “Marino Cvetković”. La realizzazione del progetto era stata assegnata allo studio “Mataija X Sipina X Turato”. L’intervento introduttivo del primo cittadino è servito a spiegare di che cosa si tratta: “Sono felice per il grande numero di cittadini che prendono parte a questa presentazione. L’idea, quando abbiamo promosso il progetto per il nuovo stadio per l’Opatija calcio, doveva essere precisa e rispettare in primo luogo quelle che sono le regole imposte dalla Federcalcio. Quando ci riferiamo alla piscina, il discorso cambia perché si tratta principalmente di un impianto destinato a offrire contenuti diversi in primo luogo per i cittadini. Ciò che vogliamo è coinvolgere i più piccini, fin dalla scuola elementare che si trova lì vicino, avviando tutti a imparare a nuotare. Anzi, vorrei che ciò venisse inserito anche nel programma scolastico. Tra l’altro, la stessa scuola elementare dovrebbe venire ampliata in tempi brevi e quindi avremo tutti gli scolari in un unico posto e vicini al palasport e alla futura piscina. Il progetto della piscina è stato concordato anche in collaborazione con il club di pallanuoto dell’Opatija, che avrà finalmente la possibilità di svolgere gli allenamenti e di disputare le gare interne nella propria città”.
L’impianto avrà più livelli, mentre la vasca si trovera su quello più elevato, offrendo a tutti una vista straordinaria sul Quarnero, sulle isole di Cherso e Veglia. Non si tratterà di una vasca olimpica che richiederebbe la disponibilità di un’area e di risorse maggiori. Misurerà 34 metri per 25, cioè entro quelle che sono le misure regolamentari per la pallanuoto e per il nuoto in vasca corta. Per il nuoto agonistico di alto livello, poi, a 10 chilometri di distanza, c’è il polo natatorio di Costabella, che dispone di due vasche olimpiche. Agli eventi sportivi nella futura piscina abbaziana troveranno posto circa 400 spettatori. Kirigin ha sottolineato l’aspetto agonistico, ma allo stesso tempo ha precisato che la piscina verrà concepita in funzione delle esigenze particolari, consultando le rispettive associazioni, degli anziani e delle persone con disabiltià. “Ora tocca a voi – ha detto – fare delle proposte e osservazioni sul progetto che vi presentiamo. Siamo nella fase conclusiva dell stesura del progetto e ora siamo qui per cercare di capire se ci siamo dimenticati di qualcosa”. A tutti i partecipanti è stato consegnato un questionario da compilare, ma lo stesso è disponibile sul sito della Città. Chi pagherà? La Città conta anche sui finanziamenti dai fondi dell’Unione europea e Kirigin auspica di ottenere il 40-50 per cento.

L’impianto avrà più livelli e la vasca si troverà su quello più elevato offrendo una splendida vista.
Foto: GENTILMENTE CONCESSA DALLA CITT À DI ABBAZIA

«In funzione di tutti»
L’affermato architetto fiumano Idis Turato è uno degli autori ed è stato lui a illustrare gli elementi più importanti del progetto: “È un privilegio per un architetto avere la possibilità di presentare pubblicamente un progetto di interesse pubblico. Sembrerà ingenuo da parte mia, ma sono convinto che stiamo cercando con sincerità di produrre qualcosa di buono e di utile. Architettura, città e cittadini sono tre elementi che vogliamo far conciliare. Vorremmo che l’architettura stessa fosse il risultato di ciò che desiderano i cittadini. Lo scopo finale di impianti come questo è creare delle comunità, riunire le persone. Non sarà un luogo a uso esclusivo di nuotatori e pallanotisti. Vogliamo seguire ciò che venne fatto per Villa Angiolina, che divenne un albergo finanziato dalla società delle Ferrovie imperiali, trasformandone il giardino in un’area pubblica. In un certo senso, anche la piscina avrà sullo sfondo un’ampia area verde, uno degli elementi più importanti di cui abbiamo tenuto conto”.

L’architetto fiumano Idis Turato.
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Conservazione del verde pubblico
Come coautrice si è rivolta al numeroso pubblico Martina Mataija, che ha descritto la situazione tutt’altro favorevole in cui si sta sviluppando il progetto. “Per prima cosa abbiamo analizzato la situazione generale esistente. C’è la strada principale, via Maresciallo Tito e quella superiore, Nova cesta, mentre il nostro impianto si trova lì in mezzo. Nel contesto il verde pubblico rappresenta una componente fondamentale che vogliamo mantenere ad ogni costo. Nell’area antistante cerchiamo di fare lo stesso, con aiuole e altri interventi. In questo senso, lo stesso posizionamento della vasca della piscina tiene conto dell’esigenza di conservare il verde esistente. Conserviamo anche la via di comunicazione esistente tra le due arterie”.

Parcheggio, nota dolente
Abbazia avverte la mancanza di posti parcheggio anche in inverno e ogni nuovo progetto rappresenta una sfida. Di posti nuovi qui non ne avremo, almeno non tanti da migliorare il quadro generale. In periodi di “normalità”, cioè senza eventi sportivi in piscina o nel palasport, non dovrebbero esserci troppi problemi. Se poi ci sono concerti o partite importanti, i posti non bastano mai. Lo ha detto anche il sindaco Kirigin, facendo riferimento allo stadio di Rujevica che in occasione delle partite di cartello, non riesce a soddisfare la domanda con i propri parcheggi. Comunque, sarà necessario provvedere alla costruzione di una rotatoria in quanto oggi non è consentito, per chi arriva dal centro, svoltare a sinistra per accedere al palasport. Questa è un’altra storia, di cui si discuterà in seguito.

Il sindaco Fernando Kirigin presenta il progetto della piscina.
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

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