
L’influsso della selvicoltura urbana sullo sviluppo delle destinazioni turistiche. Questo il titolo del VI convegno scientifico inaugurato ieri ad Abbazia. Un evento che si protrarrà anche nel corso della giornata odierna e che ha come scopo presentare l’importanza della selvicoltura urbana. Quest’anno è stata scelta la Perla del Quarnero quale padrona di casa di quest’importante evento. “Sono proprio i bellissimi parchi, le aree verdi e i giardini di Abbazia una delle attrazioni principali della città, il che conferma il connubio tra l’offerta turistica e la vegetazione urbana. Il tema della gestione sostenibile delle risorse naturali è una delle sfide maggiori per quanto riguarda la gestione del turismo. Per questo motivo un ruolo importante lo giocano anche le zone attorno alla città, ovvero tutta la Regione, che offre una ricca diversità per quanto riguarda il paesaggio, dove la vegetazione alpina e quella mediterranea si incontrano. Da tenere conto però dei cambiamenti climatici, che spesso possono influire sulla fauna, motivo per il quale si punta spesso sulle piante legnose che potrebbero essere una soluzione. Con questo congresso vogliamo sentire gli esperti in materia e imparare di più affinché in un futuro i risultati siano ancora migliori”, ha detto il prof. Vinko Paulić della Facoltà di scienze forestali e tecnologie del legno.
La suddetta Facoltà offre anche lo studio sulla selvicoltura urbana e la tutela della natura. Ogni anno sono 55 gli studenti che lo frequentano. “Da anni i nostri studenti vengono in Istria e nella zona del Monte Maggiore per le lezioni sul campo, incluso lo splendido lungomare che porta da Abbazia fino a Laurana, motivo per cui gli studenti sono strettamente collegati a questo territorio. Vista la bellezza della Perla del Quarnero e del suo significato dal punto di vista di centro di selvicoltura urbana, abbiamo deciso all’unanimità che sarebbe stata proprio la Perla del Quarnero a fare da padrona di casa al congresso di quest’anno. La selvicoltura urbana è un nuovo tema che si presenta e che riguarda la aree verdi delle città, perché l’ecosistema forestale si trova al di fuori dei centri urbani, mentre le piante urbane hanno una grande importanza in particolar modo se vogliamo presentarci come destinazione turistica. La maggior parte dei nostri ospiti e turisti arriva sull’Adriatico per vedere le bellezze naturali e il verde e Abbazia è sicuramente un esempio di tutto questo. Il nostro compito è far capire alle persone che la natura e il verde sono parte integrante dell’uomo”, ha dichiarato Josip Margaletić, preside della Facoltà di scienze forestali e tecnologie del legno.
A salutare i convenuti al convegno è stato anche il vicepresidente della Regione, Petar Mamula il quale ha voluto sottolineare che la nostra è una della Regioni più varie per quanto riguarda il paesaggio. “Abbazia celebra, inoltre, quest’anno il 180º anniversario del turismo, quindi quale posto migliore per accogliere questo congresso. Abbazia viene spesso definita una città bellissima e fiabesca. Tutto questo anche grazie ai parchi favolosi di cui possiamo vantarci”, ha detto il vicepresidente.
Prima dell’inizio del convegno, il sindaco Fernando Kirigin assieme alla sua vice, Kristina Đukić, ha piantato due alberi di leccio in ricordo di questo evento e come patrimonio naturale per le prossime generazioni.

Foto: GORAN ŽIKOVIĆ
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