Abbazia. Pino centenario in Slatina, vita c’è

Buone notizie per l’antico albero. Dopo l’abbattimento i bambini della SE «R.K. Jeretov» lo trasformeranno in tanti nidi

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Abbazia. Pino centenario in Slatina, vita c’è

Dopo che gli esperti della Facoltà di Scienze forestali e ambientali di Zagabria hanno appurato che il pino centenario in Slatina, vicino alla fontana, non è più salvabile e che dev’essere abbattuto, la Città di Abbazia, su proposta dell’Accademia delle Arti applicate della Facoltà di Fiume e, nello specfifico, dei professori Darija Žmak Kunić e Sanjin Kunić, ha deciso di realizzare il progetto “La nuova vita del pino centenario”.

 

“La prima fase comporterà l’abbattimento e la ramatura, la scortecciatura e l’essiccazione del pino presso l’azienda Drvenjača Fužine d.d., il cui direttore, Branko Liker, ringrazio per questo tramite. In seguito, in collaborazione con la SE ‘R.K. Jeretov’, quindi con i bambini, allo scopo di ridargli nuova vita e trattenerlo nella nostra città, si costruiranno nidi per gli uccelli, per i pipistrelli. In tal modo anche loro impareranno l’importanza della cura della natura e acquisiranno nuove conoscenze su tutto quello che è possibile creare con il legno”, ha spiegato ieri in conferenza stampa il sindaco di Abbazia, Fernando Kirigin, rimarcando che l’abbattimento dell’albero verrà effettuato la prossima settimana dalla municipalizzata Parkovi.

La titolare del neoaperto corso presso l’Accademia di cui sopra, Darija Žmak Kunić, ideatrice del progetto, ha raccontato di essere giunta all’idea insieme al marito, Sanjin Kunić, in qualità di artisti e abitanti di Abbazia desiderosi di salvaguardare il patrimonio e la bellezza delle aree verdi della stessa. “Seguendo gli ottimi esempi pratici degli altri Paesi miriamo al riciclaggio del legno già esistente, in modo da ridargli nuova vita e valore, restituirlo alla città. Per farlo, la cosa migliore è coinvolgere i giovani, i bambini, gli studenti attraverso laboratori creativi e metodo di studio socialmente utile, allo scopo di abituarli a pensare in questo modo. Nel progetto si sono inclusi anche gli esperti del Museo di Scienze naturali di Fiume, i quali terranno una serie di lezioni per gli studenti dell’Accademia e per gli alunni della scuola. A questo punto non resta altro che attendere l’essiccazione e, in primavera, vedere il pino rinascere”, ha rilevato.

“La tematica della biodiversità è abbastanza complessa e richiede un approccio interdisciplinare in quanto, prima di realizzare progetti simili, bisogna capire le realtà nelle quali verranno inseriti. Speriamo che quello che si farà con il pino centenario migliorerà la vita di molti abitanti della città, tra cui soprattutto gli svariati insetti, le api solitarie, i pipistrelli e i vari tipi di uccelli. Il progetto è ideale per essere attuato con i ragazzi delle scuole in quanto comporta la ricerca, l’approccio interdisciplinare, la pianificazione partecipativa e lo studio”, ha delucidato la direttrice del Museo di Scienze naturali di Fiume, Željka Modrić Surina.

In conclusione, la preside della SE “R.K. Jeretov”, Milana Međimorec, si è detta molto felice delle collaborazioni di cui sopra e che alla realizzazione del progetto parteciperanno gli alunni dalla prima alla quinta classe elementare. “Le collaborazioni con le varie istituzioni daranno la possibilità ai nostri alunni di riflettere sulla natura, sulla botanica, sulla biologia e su come anche i membri più giovani della comunità possono contribuire a rendere il mondo in cui crescono e vivono un posto migliore. I discenti delle classi più piccole faranno una serie di tabelline educative da porre vicino alle casette per gli animali. In tal modo, assieme ai loro insegnanti, effettueranno attività al di fuori dei programmi annuali già definiti e trasmetteranno l’importante idea che bisogna crescere tutti insieme per il bene della nostra città”.

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