Abbazia. Parchimetri tutt’altro che «intelligenti»

Polemiche sui social dopo l’introduzione dei nuovi apparecchi all’avanguardia, voluti nel capoluogo liburnico dall’azienda «Opatija 21»

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Abbazia. Parchimetri tutt’altro che «intelligenti»

I nuovi parchimetri on-street “intelligenti”, introdotti di recente ad Abbazia dall’azienda “Opatija 21”, anziché facilitare l’operazione di pagamento del parcheggio hanno creato invece soltanto un gran malcontento tra i cittadini del capoluogo liburnico. Insoddisfazione la loro che, col passare dei giorni, non tende purtroppo a placarsi e lo testimoniano i cori di protesta e le lamentele che continuano ad apparire sulle reti sociali, in primo luogo su Facebook, capace ormai di accogliere contestazioni per la benché minima cosa, spesso (diremmo noi) anche esagerate, ma comunque utili per tastare il polso alla gente comune. Curiosi di capire se la questione sia stata soltanto un po’ enfatizzata o se il problema sussista veramente, abbiamo raggiunto la Perla del Quarnero per sentire di persona i commenti degli utenti. Gran parte di essi ha preferito, per ovvi motivi, mantenere l’anonimato, ma da ciò che abbiamo avuto modo d’apprendere, il nuovo sistema di parcheggio… all’avanguardia, non soddisfa proprio nessuno. Sono innumerevoli i problemi di natura “tecnica” che insorgono ogni qualvolta si deve effettuare il pagamento, a partire dal fatto che l’apparecchio non accetta monete ai primi tentativi, oppure non restituisce il resto dei soldi dopo il pagamento in banconote e per farselo ridare bisogna raggiungere la sede dell’azienda che gestisce i parcheggi (in vista della stagione estiva, è lecito chiedersi come farà un turista a trovarla non conoscendo la zona?).

Un parcheggio a pagamento ad Abbazia. Foto Željko Jerneić

Difficoltà di vario tipo

Queste sono soltanto alcune delle dure critiche mosse ieri da alcuni degli utenti del traffico stradale incontrati sul parcheggio all’aperto nei pressi del Mercato cittadino, dove appunto è stato installato uno dei nuovi parchimetri. Altri giudizi negativi hanno riguardato il fatto che il testo riportante le istruzioni sull’uso è decisamente illeggibile in quanto scritto a caratteri molto piccoli e crea pertanto difficoltà, soprattutto agli anziani, che fanno fatica a capacitarsi con la lettura. “Ho avuto un po’ di problemi e ho dovuto rivolgermi a un passante per concludere il pagamento. Bisogna abituarsi a questa novità”, ci ha detto una signora attempata, prima di salire in macchina. “Abbiamo tentato più volte, in giorni diversi, di introdurre monete, ma non c’è stato verso. L’apparecchio puntualmente ce le rimandava. A quel punto abbiamo… tagliato la testa al toro e pagato col telefonino”, è stata invece l’esperienza di una giovane coppia, residente a Mattuglie. Qualche grattacapo l’ha provocato anche il fatto che il nuovo parchimetro richiede l’immissione del numero di targa, che non tutti i conducenti conoscono a memoria per cui devono raggiungere nuovamente la propria auto per vederlo e memorizzarlo. Sono tutte operazioni che richiedono tempo e pazienza e che complicano ulteriormente quella che dovrebbe essere invece un’impresa semplicissima. Con i “vecchi” parchimetri, finora lo è stata.
Va detto che il nuovo sistema di pagamento del parcheggio “in strada” viene effettuato mediante un apparecchio che viene definito d’ultima generazione e che, secondo il produttore, migliora la fruibilità degli utenti. È dotato di una tastiera alfanumerica e offre applicazioni aggiuntive consentendo d’inserire il numero di targa dei veicolo. Si differenzia dagli altri per la presenza del touch screen che, secondo il produttore, risulta più facile e intuitivo per l’utente. Con tutti questi vantaggi, a che cosa è dovuto allora il malcontento dei cittadini?

Štok: «Si sta esagerando»

Per comprendere meglio le cose e scoprire i potenziali benefici dei nuovi parchimetri, abbiamo interpellato Igor Štok, direttore dell’azienda “Opatija 21”, il quale ha definito paradossale il polverone alzatosi negli ultimi giorni. “È un sistema all’avanguardia di cui nel 2021, con l’introduzione della fiscalizzazione unificata anche per il settore parcheggi, dovranno munirsi tutte le città in Croazia – ha spiegato –. Ho deciso di anticipare i tempi e di dotare Abbazia di questi parchimetri ultramoderni, che hanno innumerevoli vantaggi. Credo si stia un po’ esagerando. Sono andato a controllare di persona, testando, uno ad uno, il funzionamento degli apparecchi – ne sono stati introdotti 7, di cui 4 per pagamento in banconote e 3 con carte bancomat e di credito, per una spesa di circa 400mila kune – e non ho riscontrato irregolarità. Anzi, il pagamento è filato liscio. Non capisco quest’inutile accanimento. Tra i suoi vantaggi, il nuovo sistema offre un approccio personalizzato proprio grazie all’immissione del numero di targa, che riduce a zero la possibilità di pagamento eccessivo. Viste le polemiche, sono andato a controllare anche la frequenza d’utilizzo scoprendo che nelle ultime due settimane i quattro nuovi parchimetri intelligenti con pagamento in monete e banconote, hanno leggermente superato quella dei vecchi apparecchi. Se proprio vogliamo trovare un inconveniente, quello è dovuto forse alla lunghezza del pagamento in quanto l’operazione richiede più tempo essendo i parchimetri collegati on-line all’unità di controllo elettronico che gestisce l’intero sistema. Abbazia non è la prima in Croazia ad avere introdotto i parchimetri intelligenti. L’hanno fatto già Zagabria, Ragusa (Dubrovnik) e Pola, e da quanto mi è noto, la cosa non ha creato un tale scompiglio. Non capisco perché qui sì”, si è chiesto Štok.

Il sindaco non si pronuncia

Ci siamo rivolti ieri anche al sindaco abbaziano, Ivo Dujmić, il quale ha voluto mantenere per ora il massimo riserbo sulla faccenda. “Ho chiesto all’azienda Opatija 21 di pronunciarsi in merito alla questione, dopo di che, quando avrò le necessarie informazioni, potrò farlo anch’io”, ha detto.

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