Abbazia, non solo turismo ma anche agricoltura

Nuove misure per incentivare la produzione agricola. Per le aziende fino a 4.500 euro di sovvenzioni per acqua, concimi e difesa delle colture

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Abbazia, non solo turismo ma anche agricoltura
La sede dell’amministrazione cittadina di Abbazia. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Abbazia è sinonimo di turismo, ma si rende conto di avere anche un’anima rurale sul suo vasto territorio amministrativo. Trent’anni fa venne introdotto un assetto amministrativo del Paese che assegnò alla Città di Abbazia un’area di 66 chilometri quadrati. Il quadro demografico non è promettente e riflette ciò che sta avvenendo in buona parte della Regione litoraneo-montana e a livello nazionale. Quanto sia stato giusto o ingiusto il modo in cui è stato distribuito il territorio è un giudizio che possiamo lasciare ad altri, ma non possiamo sorvolare sul dato che Fiume, nei suoi confini attuali, si estende su 44 chilometri quadrati. Conta poco che Fiume abbia un numero di abitanti superiore di dieci volte rispetto ad Abbazia. Abbazia, con il suo entroterra, dispone anche di aree coltivabili che si cerca di valorizzare.
Mentre la “cementificazione” incalza, anche per merito di un’eredità della passata gestione, si cerca di incentivare l’agricoltura, un segmento dell’economia che non collide in alcun modo con quella che è la vocazione turistica abbaziana. Sono passate un po’ in sordina le ultime decisioni del Consiglio cittadino che ha ampliato il raggio d’azione in questo settore.
La Città introduce delle nuove misure. Dalle quattro adottate lo scorso anno si passa a dieci. Le novità sono rappresentate dalla copertura parziale dei consumi di acqua per l’irrigazione, dei costi per il confezionamento di frutta, verdura e fiori, le analisi della qualità dei terreni agricoli, i sostegni per la produzione biologica, l’acquisto di concimi e i mezzi per affrontare le malattie e altro. Viene introdotto il sovvenzionamento delle spese per i repellenti per tenere alla larga dalle coltivazioni gli animali selvatici.

Copertura delle spese
Ai finanziamenti possono accedere le aziende agricole e quelle a conduzione familiare che hanno sede ad Abbazia. La copertura delle spese è del 50 per cento e viene calcolata, per chi la richiederà, dall’1º gennaio 2023. C’è anche l’una tantum di 2.000 euro per chi avvia un’attività, con l’obbligo di svolgerla, una volta ottenuto il sostegno, per non meno di due anni. Le varie misure possono venire sommate, ma nel corso dell’anno solare possono ammontare a un massimo di 2.500 euro a cui si possono aggiungere, se si inizia l’attività, altri 2.000 euro. Nel Bilancio di previsione ci sono poco meno di 40.000 euro. Alle decisioni per l’introduzione di nuove misure hanno partecipato i cittadini attraverso la consultazione pubblica organizzata a cavallo tra marzo e aprile.
Le osservazioni sono state analizzate dalla Commissione consiliare per l’economia, che le ha inserite nella proposta che il Consiglio cittadino ha approvato all’unanimità.

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