Abbazia di notte più bella e meno dispendiosa

Previsti 8 milioni per l'ammodernamento dell'illuminazione pubblica. Da sostituire 3.161 corpi luminosi

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Abbazia di notte più bella e meno dispendiosa

L’Avvento in riva al mare, per Abbazia e per chi la visita, è uno spettacolo straordinario di luci e di atmosfere fiabesche. Lo scorso dicembre, nonostante vi siano state delle limitazioni legate alle misure di contenimento della pandemia di Covid-19, l’Avvento ha portato nella Perla del Quarnero più turisti che mai, rivelandosi come un appuntamento irrinunciabile nel calendario degli eventi. Dopo le feste, però, si spengono le luminarie e il capoluogo liburnico si ritrova nella sua veste notturna abituale che, da vari punti di vista, non è granché. Non ci sono i canoni estetici a indirizzare l’amministrazione cittadina, quanto quelli economici ed ecologici.

 

Venerdì prossimo, il Consiglio cittadino verrà chiamato ad approvare il progetto di ristrutturazione dell’illuminazione pubblica, uno dei più impegnativi, a livello finanziario, inseriti nel Bilancio 2022. Lo aveva annunciato il sindaco Fernando Kirigin e adesso occorre passare dalle parole e dai buoni propositi ai fatti. Ci saranno, probabilmente, altre questioni che accenderanno il dibattito, a partire dalle novità che dall’inizio del 2023 interesseranno le modalità e le tariffe per il prelievo dei rifiuti solidi urbani. Dal maleodorante argomento dei rifiuti, torniamo all’illuminazione pubblica. Negli ultimi anni qualcosa è stato fatto, ma gran parte della luce che oggi illumina le aree pubbliche di Abbazia, deriva da fonti luminose di vecchia generazione, dispendiose sia a livello di consumo energetico che di manutenzione. Le lampade a incandescenza, ormai, vengono sostituite dai LED, più economici e versatili.

Attraverso un credito dell’HBOR (Banca croata per il rinnovamento e lo sviluppo), l’amministrazione abbaziana, con il consenso del Consiglio cittadino, conta di avviare i lavori entro la fine di quest’anno, periodo entro il quale dovrebbero venire regolate le questioni preliminari, come l’assegnazione dell’appalto per le forniture del materiale e l’esecuzione dei lavori, la cui conclusione è prevista entro la fine del 2023. Per il progetto sono previsti 8 milioni di kune con cui provvedere alla sostituzione dei lampioni, dei corpi luminosi, dei contatori e delle linee elettriche. Attualmente, l’intero sistema è obsoleto, assolutamente inadeguato nel contesto delle esigenze di rispettare l’ambiente e di contenere i costi.

Ci sono dei numeri interessanti a giustificare l’investimento. Abbazia è illuminata da 3.161 corpi luminosi. Per il consumo di energia elettrica la città spende 1,45 milioni di kune all’anno, a cui si aggiungono 787.500 per la manutenzione. Il consumo annuo è di circa 1,7 milioni di kW/h per alimentare i corpi luminosi, che consumano poco meno di 418 kW. Sostituendo le lampade a incandescenza con i LED, si supereranno di poco i 153 kW. Il consumo annuo scenderà quindi a meno di 671 kW/h, con un sistema alleggerito a 153 kW. Se questi parametri sembrano astratti, lo sono meno quelli espressi in denaro. Abbazia, secondo le tariffe in vigore, pagherà all’HEP (Ente elettroenergetico) 570mila kune all’anno e per la manutenzione 157mila. Il computo, a questo punto, è piuttosto semplice. Oltre al vantaggio per la comunità, che deriva da una riduzione del consumo energetico, con i vantaggi per l’ambiente, c’è un risparmio notevole per le casse cittadine, calcolato intorno al 61 p.c.

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