Abbazia. «Città imperiale» per un giorno

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Abbazia. «Città imperiale» per un giorno

Dame in sfarzosi abiti da sera con crinoline, galantuomini in eleganti frac, aristocratici, nobildonne ma anche il fisico Albert Einstein, lo scrittore James Joyce, il violinista Jan Kubelik, il compositore Gustav Mahler, la danzatrice Isadora Duncan, i fratelli Lumiere… Questi sono soltanto alcuni dei celebri personaggi del passato che sabato sera si sono potuti incontrare per le strade, nei parchi e nelle terrazze delle ville di Abbazia nell’ambito della favola scenico-musicale “Città imperiale”, tradizionale evento che si tiene in occasione della Giornata della città (25 luglio). Un tuffo nel passato di oltre un secolo che ha proiettato la Perla del Quarnero e i suoi ospiti nel suo periodo di massimo splendore, quando vi soggiornavano facoltosi esponenti della casata imperiale austro-ungarica e teste coronate di tutta Europa. Il ricchissimo programma di eventi è andato in scena in 15 location disseminate lungo le vie cittadine, ognuna con una propria storia da raccontare per rivivere i fasti, la mondanità, il romanticismo e soprattutto la magia di quell’epoca.

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Numerosi concerti ed esibizioni

Hanno preso parte alla sfilata anche diversi gruppi in costumi d’epoca provenienti da Croazia, Italia, Austria e Ungheria, mentre i conti sloveni Štatenberg sono giunti a bordo di una carrozza d’epoca vittoriana. Davanti al padiglione artistico “Juraj Šporer”, nell’ambito del programma “Monarchia danzante”, si sono esibiti i membri dell’associazione “Potkalnički plemenitaši” di Gornja Reka, le dame e i cavalieri di Trieste e Venezia, “Dvorska Lepeza” di Topusko, i “Reformkori Hagyomanyorzok Egyesulete” di Balatonfüred (Ungheria) e la “Garde der Stadt” di Bad Ischl (Austria). Il ricco patrimonio storico e culturale dell’Abbazia imperiale è stato inoltre presentato attraverso le esibizioni di numerosi artisti come Mateo Žmak, Martina Majerle Trio, Albert Surina, Ivan Bošnjak, klapa Mirakul, Karolina Šuša, Vivien e Voljen Grbac, Mihalj Ivković, Esperanza e Claudio Frank.

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I selfie con la coppia reale

Ma le vere star della serata sono ovviamente stati l’imperatore Francesco Giuseppe, accompagnato dalla moglie Sissi e dai dignitari di corte, il cui arrivo è stato accolto con entusiasmo di tutti i presenti. La coppia reale è stata immediatamente subissata dalle richieste di selfie alle quali non si poteva certamente esimere. Un modo per immortalare momenti unici, ma anche per ricordarci come in fondo si tratta soltanto di una favola, anche se ineccepibilmente mascherata da realtà.
Tuttavia, rispetto alle edizioni precedenti, è mancata un po’ la risposta del pubblico. Manifestazioni che celebrano il passato, più o meno recente e glorioso, rappresentano un prodotto turistico di grande valore adottato da sempre più città, ma a differenza delle altre, la Città imperiale possiede un fascino diverso, inimitabile, che però in questo caso doveva venire sfruttato un po’ meglio. Un fascino che, nonostante tutto, Francesco Giuseppe (quello vero) avrebbe comunque apprezzato. Forse un po’ meno i selfie.

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Scoperta la «Fiamma della pace»

Poco prima dell’inizio del programma, sul lungomare Francesco Giuseppe (nei pressi della spiaggia Lipovica), è stato scoperta la scultura “Fiamma della pace”, un regalo ai cittadini da parte degli arciduchi austriaci Herta-Margarete e Sandor Habsburg-Lothringen. Presente alla cerimonia anche il sindaco di Abbazia, Ivo Dujmić. La scultura è realizzata in legno e poggia su un piedistallo di roccia. Il legno simboleggia il coraggio, la fotza, il calore, la bellezza e l’originalità, mentre la roccia la durezza, la resistenza e la persistenza. La “Fiamma della pace” viene assegnata dall’organizzazione no profit austriaca “Verein zur Förderung des Friedens”, che promuove la pace nel mondo.

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