Abbazia. «Bisogna soltanto portare pazienza»

L’impatto con la nuova valuta ufficiale non è stato così drastico come forse ci si aspettava

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Abbazia. «Bisogna soltanto portare pazienza»
Foto: Grgo Jelavic/PIXSELL

Di introduzione dell’euro, come nuova valuta ufficiale in Croazia, si è parlato tanto nel corso dell’anno appena conclusosi. Secondo qualcuno, anche troppo. Eppure, c’è ancora chi ha deciso di attendere fino all’ultimo minuto per assicurarsi per tempo, nel giorno di transizione, qualche banconota o spicciolo necessari per fare qualche compera quotidiana e che ieri, di conseguenza, si è ritrovato a dover… combattere con bancomat fuori servizio. Gran parte dei cittadini e dei negozianti, però, non si è fatta trovare impreparata e gli acquisti, concretamente ad Abbazia, non hanno creato problemi a nessuno. “Stamattina i pagamenti sono stati tutti effettuati tramite carta di credito, motivo per cui non mi sono posto problemi per dare il resto. Il mio PC è abilitato a calcolare automaticamente l’importo in euro da restituire se il pagamento viene realizzato in kune. I prezzi sono rimasti uguali come nel 2022, non abbiamo avuto aumenti. L’importo è semplicemente stato trasformato in euro. L’unica cosa che non mi convince è il fatto che secondo me il cambio delle kune in euro sarebbe dovuto venire effettuato nelle banche o in altri istituti del tipo. E invece, saremo noi a fare da cambiovalute, cosa che reputo ingiusta. Non è un gran problema, ma sufficiente per complicarci la vita. Non so se posso dare il resto in kune, sembra di sì, ma io concretamente non ne sono al corrente. Ho una grande quantità di monete e spiccioli in euro e quindi spero di non incontrare problemi”, ci spiega Denis, proprietario di un negozio di delicatessen.

Denis.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Tabacchiera portamonete
Mirko, invece, è più che pronto per l’euro. Ha effettuato il suo primo acquisto in euro con una tabacchiera piena di monetine, ma anche di banconote. “Sono stato dal macellaio, ho pagato in euro e ho ricevuto in resto in euro. Nessun problema. Mi sono liberato di tutte le kune acquistando in banca euro del controvalore di 800 kune. Per quanto riguarda gli importi trasformati, ho fiducia nei rivenditori. Non calcolo quanto potrebbe essere il valore in kune. Ho deciso di iniziare a pensare soltanto in euro. Sono troppo vecchio per fare questi calcoli. Tanto non cambia niente. La spesa la devo fare. Se manca il denaro contante, userò la carta di credito”, ci spiega.

Mirko.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Nessun problema nemmeno con i fioristi al Mercato cittadino di Abbazia. “I fiori venduti in mattinata sono stati tutti pagati in euro. Gli acquirenti avevano i pacchetti con le monete acquistate nei giorni scorsi. Per quanto riguarda i prezzi, sono rimasti invariati. Non abbiamo cambiato nulla. Se ci saranno acquirenti che pagheranno con le kune, abbiamo abbastanza monete e banconote per dare il resto”, dice Miroslav.

Miroslav.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Cassiere incerte
Josip afferma di non avere alcun problema con la nuova moneta, anche perché ha lavorato all’estero per anni e quindi conosce bene l’euro e il suo valore. “Il problema nasce nei negozi, dove le cassiere fanno un po’ fatica a riconoscere le monetine e non sanno quanto dare per il resto, quindi bisogna fare un po’ d’attenzione. Ho fatto la spesa con le kune ricevendo il resto in euro. Alcuni negozi, però, non tengono ancora bene in vista il prezzo in euro e si fa confusione tra la vecchia e la nuova valuta. Impareremo prima o poi”, conclude.
Per alcuni negozianti, per lo più privati, ieri c’è stato parecchio da fare perché su ogni singolo prodotto che aveva segnato il prezzo in kune, bisogna cambiare l’importo in euro.

Josip.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

“Oggi dovrò incollare circa 1.600 cartellini con il nuovo importo. Noi negozianti ci troviamo ora nella seconda fase relativa all’introduzione dell’euro. Nella prima c’era stata la doppia esposizione, con primaria quella in kune. La fase attuale è più complicata perché bisognerà istruire gli acquirenti sull’uso dell’euro. Molti sono un po’ scettici per quanto riguarda il resto, specialmente se pagano in kune. Non sanno, poi, che il cambio va fatto in base al corso 7,53450 e non moltiplicando l’euro soltamente per 7,53, bensì prendendo in considerazione tutti i decimali. Inoltre, per 15 giorni potremo accettare le kune e dare il resto in euro, il che rende spesso difficile il lavoro. Il mio negozio si trova di fronte alla FINA (Agenzia finanziaria) e in caso di bisogno potrò cambiare le kune. Per gli altri sarà un po’ più difficile. Difficile sarà, inoltre, spiegare come verranno arrotondati i prezzi. Personalmente, se avrò importi ad esempio pari a 7,01 euro, arrotonderò a 7 per non complicarmi la vita. Se il prezzo sarà, invece, pari a 7,96, lo presenterò come 8 euro. Sarà un po’ caotico, anche perché alla fine della giornata dovrò dividere il ricavato in due parti, kune ed euro, che però finiscono su un solo conto. Dovremo avere tanta pazienza”, commenta David divertito.

David.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Cappuccino e caffè macchiato a 1,99 euro
Nei vari caffè bar della Perla del Quarnero ieri tutto è filato liscio. “Ci sono stati cittadini che hanno pagato in kune, oppure avevano gli euro con importi esatti e quindi senza bisogno del resto. Se a fine giornata non ci saranno più euro nella cassa, saremo autorizzati a dare il resto in kune. Ci siamo preparati e quindi spero di non avere problemi. Il nuovo prezzo del cappuccino o del caffè macchiato ammonta ora a 1,99 euro”, ci dice, infine, Joško.

Joško.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

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