A lezione di libertà con Mario Simonovich

Alla CI di Abbazia la storia dell’emancipazione femminile

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A lezione di libertà con Mario Simonovich
David Danijel durante la sua esibizione. Foto: Roni Brmalj

La Comunità degli Italiani di Abbazia ha ospitato, in occasione della Festa della donna, la conferenza intitolata “Storia ed emancipazione della donna”. L’evento è stato anche un momento di riflessione sulle sfide superate e quelle ancora da affrontare dal gentil sesso verso la parità di genere. A salutare il vasto pubblico è stata la presidente del sodalizio, Sonja Kalafatović.

L’autonomia della donna
Lo scrittore e poeta Mario Simonovich, già giornalista e redattore de “La Voce del popolo” e di “Panorama”, ha dichiarato che si tratta di una serata rituale che il sodalizio di Villa Antonio dedica ogni anno nell’ambito della Giornata internazionale della donna. Nel corso della serata Simonovich ha brevemente esposto il processo di autonomia della donna nel corso della storia, facendo riferimento all’epoca antica e medievale, fino all’800, e discutendo le prospettive future. Ha sottolineato che, secondo lui, la donna rappresenta ancora un soggetto lontano da un processo di parificazione oggettiva, ma che è importante celebrare ogni forma di parificazione collettiva e ogni piccolo successo ottenuto.
Ogni anno, la sua dedizione serve ad aggiornarci su temi rilevanti come quello dedicato quest’anno alla figura di una donna importante per il corso della storia.
Mario Simonovich ha ricordato di avere bellissimi ricordi della Giornata della donna: “Ricordi un po’ distorti, come tutti i ricordi, ma pur sempre belli”. Ha poi descritto il concetto di emancipazione, che molti usano, ma pochi conoscono nel suo vero significato: “È semplicemente la possibilità di essere liberi. Da una parte abbiamo il potere e dall’altra le donne che vogliono autonomia”.

Mario Simonovich e Sonja Kalafatović.
Foto: Roni Brmalj

Situazione non equa
Purtroppo, le donne sono state meno acculturate degli uomini, che avevano più opportunità di istruzione e più tempo libero rispetto alle donne, le quali dovevano occuparsi subito della famiglia. “Non vi erano donne tra gli apostoli. In Croazia, ci sono vari gruppi di pressione che pongono le donne in una situazione del tutto non equa”. Simonovich ha parlato di Ipazia, una figura importante nella storia. Nata circa 350 anni dopo Gesù ad Alessandria d’Egitto, Ipazia è stata una matematica, astronoma e filosofa greca antica, che durante la sua vita, fu riconosciuta come una rinomata insegnante e saggia consigliera. Fu coinvolta nell’edizione e nel commento dell’Almagesto di Tolomeo e fu in grado di costruire astrolabi e idrometri.
Nonostante non fosse cristiana, Ipazia era nota per la sua tolleranza verso i primi cristiani. Tuttavia, la sua vicinanza al prefetto Oreste, in conflitto con il vescovo Cirillo di Alessandria, portò alla sua tragica morte.

Ipazia e le arti magiche
Voci infondate sull’uso di arti magiche da parte di Ipazia provocarono la sua morte violenta nel 415 d.C. da parte di una folla di cristiani.
Simonovich ha osservato che con la morte di Ipazia venne cancellato il concetto di una comunità scientifica libera. “La morte di Ipazia segnò la fine di un’epoca di libertà di pensiero”. Ha citato diversi modi in cui i fatti di quell’epoca sono stati presentati dai media. “Forse oggi il potere mediatico dovrebbe essere usato al massimo per esaltare e sollevare la figura della donna”.
Nel Medioevo, vi era una chiara distinzione dei ruoli tra uomo e donna, come si vedeva nelle corti dove le donne erano responsabili dell’accoglienza degli ospiti, mentre gli uomini, che potevano dirigere la politica, rimanevano fuori.
Simonovich ha proseguito il suo discorso con un interessante viaggio storico, riflettendo sulla figura della donna.
David Danijel ha dato alla serata la nota musicale che ci voleva: il cantante abbaziano, che in passato vanta duetti con alcune delle figure più importanti della scena musicale croata, come Tereza Kesovija, Radojka Šverko e Zdenka Kovačiček, ha deliziato i presenti con alcune delle più belle canzoni dedicate all’amore. Ha aperto la rassegna con il titolo “Passare di mano con una donna come te” e il resto è stata assoluta poesia, apprezzata dai presenti.

Il pubblico ha apprezzato molto la conferenza.
Foto: Roni Brmalj

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