A Giorgio Surian
il Premio opera omnia
della Città di Fiume

La Targa d’oro è stata invece assegnata a Nadia Poropat e Bruno Petrali. La cerimonia di consegna è in programma il prossimo 12 giugno

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A Giorgio Surian <br>il Premio opera omnia <br>della Città di Fiume

Quest’anno il Premio opera omnia della Città di Fiume andrà al nostro connazionale Giorgio Surian. Ad annunciarlo è stato il presidente del Consiglio cittadino, Andrej Poropat, nel corso del Collegio del sindaco. La Commissione per l’assegnazione dei riconoscimenti pubblici ha infatti deciso di premiare il basso-baritono fiumano in quanto “uno dei più importanti artisti dell’opera nella storia della città di Fiume, riconosciuto e apprezzato sia sulla scena nazionale che internazionale. La sua carriera nell’opera è stata impreziosita da tantissimi premi e riconoscimenti, sia della critica che del pubblico. La sua ragguardevole carriera l’ha portato fino in vetta della scena musicale mondiale e con la sua interpretazione e personalità artistica ha saputo conquistare le più rinomate case dell’opera”, recita la motivazione.

Nadia Poropat. Foto Željko jerneić

Surian non è tuttavia l’unico rappresentante della nostra comunità nazionale a essere premiato. Infatti, tra i vincitori della Targa d’oro “Stemma della Città di Fiume”, figurano anche Nadia Poropat e Bruno Petrali. Nella motivazione dell’ex direttrice della SEI Dolac si legge “ha da sempre promosso con successo la collaborazione tra le scuole elementari e medie superiori della minoranza nazionale italiana della Città di Fiume e di altre istituzioni della Regione litoraneo-montana. La sua attività erompe dai confini cittadini e regionali promuovendo altresì la collaborazione con numerose istituzioni della vicina Repubblica italiana”.

Bruno Petrali. Foto: Željko Jerneić

Invece Petrali “è il testimone attivo della storia fiumana del secolo scorso. Atleta, musicista, speaker, attore, giornalista, traduttore – una figura poliedrica che nel corso della propria vita ha contribuito alla conservazione e alle diffusione della cultura italiana in queste terre”.

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