
Di anno in anno, Fiume cambia volto. E se c’è un suono che ormai accompagna le giornate cittadine, è quello dei motorini. Sempre più numerosi, sempre più presenti, sono diventati una vera e propria risposta pratica al traffico urbano, che con l’aumento del numero di vetture di ogni tipo, continua a peggiorare diventando, per molte persone, semplicemente insopportabile.
La gente ha capito: con lo scooter si arriva letteralmente a un metro dalla destinazione desiderata. Cosa che con l’auto, in centro città, tra parcheggi introvabili, zone a pagamento e una circolazione da slalom olimpico, è ormai un’utopia. E quando il tempo è bello il motorino diventa anche a Fiume ciò che è sempre stato in Italia: una scelta tanto comoda quanto inevitabile.
Andare al mercato, scendere alle spiagge cittadine o semplicemente bere un caffè in Corso: tutto diventa più semplice avendo a disposizione le due ruote. Ma la rivoluzione ha anche le sue ombre. Non tutti i motociclisti rispettano le regole. La cultura della guida delle moto è ancora… acerba, e gli automobilisti si lamentano di sorpassi azzardati, manovre improvvise e inserimenti rischiosi (a volte anche dal lato destro).
Ricordiamo quindi: il casco è obbligatorio, sempre. E un occhio di riguardo va tenuto anche per i più giovani, spesso passeggeri sul sellino dietro. Perché, per quanto agili e veloci, i motorini restano la componente più fragile del traffico. E a Fiume, questa nuova mobilità ha bisogno non solo di spazi, ma anche di attenzione, di un po’ tutti.
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