«3. maj», l’Assemblea boccia la gestione Kučan

Il Ministero delle Finanze e il Comitato di sorveglianza negano il «nulla osta» al direttore

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«3. maj», l’Assemblea boccia la gestione Kučan
Il cantiere “3. maj” si trova da tempo in difficoltà. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Su proposta del Ministero delle Finanze, come principale creditore, e del Comitato di sorveglianza, l’Assemblea generale della società “3. maj Brodogradilište” ha negato ieri il “nulla osta” al direttore Edi Kučan. È un atto formale con cui viene approvato il Bilancio e viene dichiarato di avere preso atto della gestione del direttore per quanto riguarda le sue azioni durante il periodo di riferimento. In questo caso ci si riferisce al 2023. Il fatto che sia stato negato, vuole dire che l’Assemblea non approva le azioni promosse dal direttore Kučan, che potrebbe ritrovarsi quindi in una situazione difficile riguardo alla sua posizione e alle sue responsabilità.
Al termine della riunione in cui è stato “bocciato” dall’Assemblea generale dello stabilimento di Cantrida, il direttore Edi Kučan ha rilasciato una breve dichiarazione a Radio Fiume: “È inequivocabilmente chiaro che ho diretto l’azienda nel rispetto della Legge sulle società commerciali. D’altra parte, non riesco a comprendere l’atteggiamento del Comitato di sorveglianza, che ha preso in esame per il suo rapporto soprattutto il 2024, anche se l’oggetto della discussione era la gestione nel 2023. Oggi ho presentato all’Assemblea tutti i dettagli della gestione che il Comitato di sorveglianza non mi ha mai chiesto. Ricopro cariche dirigenziali da diversi decenni, ma non ho mai incontrato qualcosa di simile, ovvero che vengano prese delle decisioni senza che io possa esprimermi”. Dimissioni? “Ci penserò. Definitivamente, ci dovrò pensare. So di poter contare sulla fiducia delle persone con cui ho collaborato finora. In ogni caso, saranno necessari dei provvedimenti”.
Torniamo al merito della questione. Il motivo centrale è legato alle perdite finanziarie relative alla costruzione della nave “Algoma Endeavour”. Secondo il rapporto della Borsa zagabrese, si sarebbero accumulati, fino alla fine di giugno, circa 5 milioni di euro di perdite.

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