3 maggio: una data di valore storico

0
3 maggio: una data di valore storico

Era il 3 maggio 1945 quando le prime truppe jugoslave entravano in città liberandola dall’occupazione nazifascista. Da allora sono passati 73 anni esatti e come sempre per celebrare quest’importante anniversario, che ha cambiato per sempre la storia recente di Fiume, nella Sala dei Marmi del Museo di Marineria e di Storia del Litorale croato si è tenuta l’accademia solenne alla quale hanno preso parte le principali autorità politiche della Città e diversi esponenti del settore imprenditoriale, accademico e scientifico. “Il 3 maggio rappresenta per tutti noi una data di grande importanza e valore storico – ha sottolineato il presidente dell’Associazione regionale dei combattenti antifascisti e degli antifascisti (SABA), Dinko Tamarut, nel suo discorso introduttivo -. In questa data di 73 anni fa i cittadini di Fiume riconquistarono il dono più prezioso, ossia la libertà”.

Richiamare i valori di pace e solidarietà

Ai presenti si è in seguito rivolto il sindaco Vojko Obersnel, il quale ha rimarcato come “la Giornata della liberazione rappresenti per tutti noi un punto di riferimento irrinunciabile nella vita democratica della nostra città: il 3 maggio è il giorno in cui è nostro dovere rendere il giusto omaggio alle donne e agli uomini che hanno versato il proprio sangue per la liberazione della città dagli orrori dell’oppressione nazifascista. Se oggi Fiume è una città aperta, moderna e Capitale europea della cultura 2020, il merito è soprattutto di queste persone, che non ci stancheremo mai di ringraziare. Questo grande patrimonio deve continuare a esprimersi oggi più che mai, richiamando le giovani generazioni ai valori della pace e della solidarietà”. Il primo cittadino ha quindi ricordato come i figli e i nipoti dei combattenti di allora nei primi anni Novanta hanno difeso il proprio Paese nella Guerra d’indipendenza, per poi commentare le vicende più recenti e i tentativi di rievocare i fantasmi della più grande tragedia vissuta dal genere umano, la Seconda guerra mondiale.

Frecciatina al Presidente della Repubblica

“Bisogna stare attenti – avverte – perché in diversi Paesi, tra cui anche la Croazia, stanno riprendendo vita azioni e ideologie che hanno molto in comune con il fascismo, quali violenza, razzismo, estremismo, intolleranza, sopraffazione del più forte sul più debole, dei simili contro il diverso”. A quel punto Obersnel ha voluto lanciare una stilettata al Presidente della Repubblica, Kolinda Grabar Kitarović.
“Mi domando come faccia un Capo di Stato a chiedere l’istituzione di una Commissione internazionale per determinare la verità sul lager di Jasenovac. Che messaggio vogliamo trasmettere alle nuove generazioni? Qui si sta giocando la dignità del Paese. La trasformazione degli sconfitti in vincitori e i vari tentativi di revisionismo storico significano retrocedere culturalmente e ciò può essere molto pericoloso. È nostro dovere tenere sempre presente che la pace è il bene più prezioso che abbiamo e dobbiamo altresì difenderlo ogni giorno”, ha concluso il sindaco.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display