3 maggio. «Operazione Fiume-Trieste», foto storiche in Corso (foto)

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3 maggio. «Operazione Fiume-Trieste», foto storiche in Corso (foto)
Foto Roni Brmalj

Sui pannelli in Corso è stata allestita la mostra “La battaglia per Fiume – l’operazione Fiume-Trieste, 16 aprile-3 maggio 1945”, comprendente una serie di fotografie storiche di proprietà del Museo civico scattate durante gli ultimi giorni di guerra e organizzata nell’ambito delle celebrazioni per il 78.esimo anniversario della liberazione del capoluogo quarnerino e del suo circondario, nonché dell’entrata delle truppe partigiane nella città di Trieste.

La mostra è stata organizzata dalla Città di Fiume, dalle Associazioni cittadina e regionale dei combattenti antifascisti e degli antifascisti (UABA-SABA) e dal Museo civico.

L’esposizione comprende una trentina di foto in bianco e nero scattate durante le operazioni belliche tra le forze partigiane e l’esercito nazifascista nei mesi di aprile e maggio del 1945, come pure durante la distruzione dei porti di Sušak e Fiume, già minati in precedenza dal nemico, e durante i bombardamenti avvenuti dal 1944 in poi. Tante sono le foto che rappresentano le azioni che interessavano il circondario tra cui Kostrena, Sušak, Draga di Moschiena, Klana da cui è partita l’operazione per raggiungere Trieste.

“In termini militari, la battaglia per Fiume, conosciuta come ‘Operazione Ingrid’, è stata una delle più grandi battaglie nel territorio dell’ex Jugoslavia, se si esclude lo sfondamento del fronte dello Srijem. Il compito della IVª Armata, formata un mese prima dell’inizio della battaglia per Fiume da ben 12 tra brigate, divisioni e battaglioni tra cui l’istriana ‘Pino Budicin’, era di liberare questa parte del paese in due momenti: la prima dalla Lika al Litorale e la seconda, denominata Fiume-Trieste, precisamente il fine era quello di arrivare a Trieste e il fiume Isonzo, e poi lungo la sua valle irrompere nella Carinzia e congiungersi con le forze dell’esercito jugoslavo. La città di Fiume, però è stata difesa fino all’ultimo. Prova ne sono gli aspri combattimenti con la perdita di oltre 3mila combattenti”, ha detto Rajko Samueli Kačić che con Sabrina Žigo ha curato la mostra.

All’inaugurazione in Corso erano presenti il sindaco Marko Filipović, i presidenti delle due associazione antifasciste, rispettivamente Vojko Obersnel e Dinko Tamarut, Plamena Šarlija, a nome del Dipartimento per l’istruzione, la cultura, lo sport e i giovani e Vinko Ivić, facente funzione di direttore del Museo civico.

Foto Roni Brmalj
Foto Roni Brmalj
Foto Roni Brmalj

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