24 milioni di kune per il patrimonio ambientale

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24 milioni di kune per il patrimonio ambientale

Il Centro d’interpretazione del patrimonio naturale della Regione litoraneo-montana ha compiuto il primo passo verso la sua realizzazione. Ieri mattina è stato infatti firmato l’accordo per il finanziamento del tanto atteso progetto che prevede l’allestimento del Centro nel Campus universitario di Tersatto e altri 11 punti di interpretazione disseminati in diverse località della Regione come le Bijele e Samarske stijene del Gorski kotar, la piana di Lič, Obruč, Platak, la valle della Kupa, Ossero, Besca, Loparo, come pure i parchi fiumani Nikola Host, Mlaka e Tersatto. Prevista inoltre anche la ricostruzione della parte sotterranea della grotta di Zamet. Il valore complessivo del progetto è di 16,2 milioni di kune, di cui 11,2 stanziati dai fondi europei, mentre il rimanente verrà coperto dai partner coinvolti, ovvero la Città, la Regione, l’ente pubblico “Priroda” e l’Ente turistico. I lavori prenderanno il via all’inizio del prossimo anno per concludersi nell’autunno del 2020.

Ricadute sull’indotto

“I centri di interpretazione sono strutture create per raccontare il patrimonio culturale e naturale di un luogo o di un’area geografica al fine di trasformarli in un prodotto didattico, culturale e turistico – ha sottolineato il ministro dello Sviluppo regionale e dei Fondi europei, Gabrijela Žalac, a margine della firma ­–. La Croazia può contare su un ricchissimo patrimonio culturale e ambientale che dobbiamo avere l’oculatezza di sfruttare in chiave turistica in quanto può sicuramente avere importanti ricadute sull’indotto, oltre che contribuire alla crescita del PIL”.
Il Centro vuole raccontare il territorio e la sua evoluzione storica sia dal punto di vista naturalistico che culturale. L’idea è quella di favorire la comprensione della storia e della trasformazione del paesaggio con grandi scenografie e ricostruzioni ambientali, facendo ampio ricorso a una grafica e immagini con sperimentazioni sensoriali.

Un viaggio nel tempo

“Il progetto nasce con l’intento di narrare il patrimonio antropico e naturale per implementarne il prodotto didattico, l’impatto culturale e turistico in sinergia con gli abitanti dell’area – ha spiegato la direttrice dell’ente pubblico “Priroda”, Sonja Šišić ­–. Non si tratta di un percorso espositivo, ma di un vero e proprio viaggio nel tempo che consente di rivivere, con il supporto di strumenti di analisi e di inquadramento storico, l’evoluzione del paesaggio e con esso il cammino delle popolazioni che hanno sempre vissuto sul territorio”.
Il Centro propone inoltre una chiave di lettura attraverso la biodiversità come una ricchezza da preservare, come ha aggiunto il sindaco Vojko Obersnel.
“Sotto il profilo della biodiversità la nostra Regione non ha eguali in Croazia. Il Centro non è quindi solo una struttura pensata per la valorizzazione del territorio, ma vuole essere uno strumento che pone l’attenzione sull’importanza di una corretta gestione delle risorse culturali e paesaggistiche”.

Tutelare i grandi predatori

Il progetto prevede anche la realizzazione di un centro multimediale dedicato ai grandi predatori a Stara Sušica del valore di 8,2 milioni di kune, di cui 5 stanziati da Bruxelles.
“Il lupo, l’orso e la lince sono parte integrante della fauna indigena del Gorski kotar – puntualizza la direttrice Šišić –. Il nostro obiettivo è ora portare avanti progetti mirati a favore di una maggiore tolleranza nei confronti dei grandi predatori. Questi tre mammiferi sono protetti dalla legge, però malgrado ciò c’è chi chiede di ridurne il numero. Senza contare gli abbattimenti illegali e il già sensibile indebolimento della protezione legale del lupo. Il Centro sarà un passo importante nella tutela e quindi un contributo alla sopravvivenza di questi magnifici esemplari”.

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