«L’anno del Giubileo 2025 è una realtà di grazia che richiama alla coscienza che Dio è con noi e in mezzo a noi”, ha affermato il vicario per gli affari pastorali dell’Arcidiocesi di Fiume Mario Gerić, trasmettendo ai media, in occasione delle prossime festività, il messaggio natalizio dell’arcivescovo mons. Mate Uzinić, alla tradizionale conferenza svoltasi nel refettorio del convento francescano a Tersatto. A causa di un’indisposizione, l’arcivescovo non ha potuto presenziare all’incontro e inviare personalmente gli auguri di Natale, ma lo ha fatto tramite il suo vicario.
Dopo i saluti del guardiano del convento, fra Krunoslav Kocjan, il reverendo Gerić ha sottolineato che i fedeli dell’Arcidiocesi fiumana hanno modo di celebrare un doppio evento in quanto il prossimo anno si ricorderanno i cent’anni dalla fondazione della diocesi di Fiume, poi divenuta arcidiocesi. “Papa Francesco ci invita a camminare nel prossimo Anno Santo come ‘pellegrini della speranza’, camminare nella speranza ed essere il segno di speranza per il mondo intero. Per questo motivo, il messaggio del nostro arcivescovo è basato sulla ‘Lettera ai romani 12:12 – Siate lieti nella speranza’”. Nell’interpretare il messaggio dell’arcivescovo, il vicario Gerić ha proposto il passo in cui “il messaggio di speranza corre come un filo d’oro attraverso le celebrazioni dei nostri giubilei. Ciò è evidente dal segno dell’ancora che adorna il logo giubilare della Chiesa generale e il logo della celebrazione della nostra Arcidiocesi. L’ancora è un simbolo di costanza, resistenza, calma e fedeltà. È stato un segno di speranza fin dai primi tempi cristiani. La celebrazione del doppio Giubileo ci incoraggia a prendere coscienza che tutti noi cristiani, nonostante le nostre divisioni e differenze, siamo fermamente uniti nel professare la nostra fede in Cristo, unico Salvatore, Dio che si è fatto uomo. L’ancora è pure il nostro simbolo, significativo per tutti coloro che vivono vicino al mare, così come per noi che viviamo a Fiume e nell’area dell’Arcidiocesi. Chi meglio di un pescatore o di un marinaio comprende l’importanza dell’ancora? Chi meglio di noi, che viviamo sulle sue rive, comprende che la vita è come il mare? Le maree del mare somigliano alle vicissitudini della nostra vita, dalla calma piatta alla tempesta, dalla bassa marea all’alta marea. Quando contempliamo l’azzurro davanti a noi, ci soffermiamo sulla bellezza e sull’infinita profondità della nostra vita, che, come il mare, è un misterioso dono di Dio. Mentre navighiamo nel mare della vita, l’ancora è protezione nella tempesta, l’ultimo sostegno quando tutti gli altri ci abbandonano. È anche un richiamo a tutti i porti della nostra vita: dalla casa familiare a quel porto finale dove troveremo un rifugio eterno nell’abbraccio di Dio”.
La speranza non delude
Come sottolineato dal reverendo, l’Anno giubilare, decretato con la Bolla papale “Spes non confundit”(La speranza non delude), si aprirà ufficialmente il 24 dicembre alle ore 19, con il rito di Apertura della Porta Santa della Basilica Papale di San Pietro da parte del Santo Padre, che a seguire presiederà la celebrazione della Santa Messa nella notte del Natale del Signore all’interno della Basilica. Per quanto riguarda le celebrazioni nelle varie Diocesi e Arcidiocesi di tutto il mondo, a Fiume questa inizierà il 28 dicembre con un pellegrinaggio guidato da mons. Mate Uzinić, dalla Basilica di Tersatto fino alla Cattedrale di San Vito. Sarà solo il primo di una serie di pellegrinaggi che interesseranno i fedeli per tutto l’anno. Inoltre, come voluto da Papa Francesco, ogni Arcidiocesi ha la facoltà di scegliere sul proprio territorio tre o più Santuari che saranno mete di pellegrinaggio, di speranza e di perdono. L’Arcidiocesi fiumana, per quest’occasione ha scelto il Santuario mariano di Tersatto, la Cattedrale di San Vito a Fiume e la chiesa della Madonna del Carmelo di Gerovo, nel Gorki kotar.
Di seguito sono stati Jadranka Čubrić, Ivan Nino Načinović e Saša Matovina della sezione fiumana dell’Unione nazionale dei musicisti a introdurre il tradizionale concerto di Santo Stefano (26 dicembre) “Božić je judi” (Gente è Natale) che avrà luogo nella Cattedrale di San Vito con inizio alle ore 19. L’appuntamento si svolge da ben 30 anni e finora vi hanno preso parte circa 2mila interpreti provenienti dal territorio quarnerino e dall’Istria. Anche in quest’edizione ci saranno noti canti natalizi nostrani, nazionali e internazionali. Tra gli altri, vi prenderà parte pure il connazionale Francesco Squarcia che interpreterà un brano in italiano. È stato inoltre annunciato che verrà proposta la canzone natalizia “Pastori festeggiate”, che da 60 anni accompagna le Messe natalizie in lingua italiana.
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