Žiža: «Contano i fatti non vaghe parole»

Elezioni politiche in Slovenia

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Žiža: «Contano i fatti non vaghe parole»

Terza tappa ad Ancarano, presso la sede della CAN comunale e della locale Comunità degli italiani, per il candidato al seggio specifico CNI al Parlamento sloveno, Felice Žiža. Il parlamentare uscente ha esordito sottolineando l’importanza dei dibattiti pubblici, una pratica necessaria da portare avanti per un deputato e ben accetta dai connazionali. “Prima del Covid, ho realizzato 27 incontri presso le Comunità dove si è parlato di scuole, informazione pubblica, attività culturali, toponomastica e del bilinguismo, tema particolarmente sentito dai connazionali. A furia di parlarne, sono scaturite varie denunce riguardo le mancate applicazioni del bilinguismo, con le quali siamo riusciti a far leva sull’Ufficio governativo per le nazionalità ottenendo l’assunzione di due persone che saranno impegnate in tale campo. Abbiamo lavorato bene con gli organi del territorio, un lavoro continuo, che ha portato a un buon risultato soprattutto grazie ai connazionali”. Candidandosi per il secondo mandato, ha rilevato che in una campagna elettorale le promesse posso essere varie e numerose, ma poi bisogna vedere in quale misura si riesce a mantenerle. “Abbiamo realizzato 10 degli 11 punti di programma, anche se non in maniera completa. Quindi i propositi sono diventati per più del 90 per cento realtà”, ha osservato con orgoglio Žiža, rimarcando l’importanza di usare la nostra lingua, sia nel settore pubblico sia negli esercizi privati. “Dipende tanto da noi. Il nostro territorio può venir vissuto al cento per cento in italiano”, ha aggiunto. Il candidato ha quindi ribadito l’esigenza di firmare un Accordo di collaborazione tra tutte le istituzioni minoritarie slovene e croate per rimanere uniti al livello istituzionale, di comunità e di connazionali. Il documento sarebbe la base per ottenere un tavolo di lavoro permanente a Roma, dove presentare le richieste politiche e ottenere quanto la Comunità slovena in Italia ha presso il Parlamento sloveno. Per quanto riguarda la Comunità di Ancarano, che si trova in ristrettezze di spazio e come spiegato dalla presidente della CAN comunale Linda Rotter, è destinata a non poter crescere, se non si possono sviluppare le attività, Žiža ha rivelato che è già stata firmata una lettera d’intenti per l’acquisto di un palazzo storico affacciato sul mare, che ospiterà le due istituzioni della CNI. “Sono una persona concreta e ho portato il mio approccio pragmatico professionale di medico in politica. In futuro ho intenzione di proseguire su questa strada. Nel programma per il prossimo mandato ho inserito meno di una decina di punti, pochi ma concreti e realizzabili nella totalità”.

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