
“Un unico mare per tutti i diversamente uguali”, è con questo motto che ha preso il largo la 15ª edizione della “Rotta del sale” da Pirano a Venezia. L’antica tradizione, riportata in auge dall’olimpionico canoista Daniele Scarpa e dal team “Forza Rosa Donna International”, ha avuto il prologo dal molo piranese alle prime luci di sabato. A salutare le due canoe polinesiane dalla riva, tra addetti e curiosi, l’instancabile presidente della CI “Giuseppe Tartini”, Fulvia Zudič, che nella sede del sodalizio ha ospitato, nella serata precedente, i rappresentanti del team per la presentazione dell’edizione della traversata 2024 che hanno svelato in corso d’opera un ventaglio di emozionanti novità. Tradizione, sport e inclusione, grazie alla collaborazione con Berti Bruss e Dis-Equality, ad affiancare le pagaie rosa delle donne operate al seno, new entry quest’anno, i diversamente uguali. A passarsi il testimone in turni di mezz’ora, grazie al supporto delle imbarcazioni d’appoggio, dai ragazzi down a quelli portatori del disturbo del neurosviluppo causa dell’autismo, al ragazzo non vedente candidato ai Giochi paralimpici di Parigi 2024, perché la Pirano-Venezia quest’anno è stata l’edizione del mare per tutte le situazioni di vita. La potenza dell’immensa distesa blu è analogia alla forza di volontà umana e grazie ad essa si può sconfiggere ogni male e ogni barriera. Se nessuna goccia è uguale all’altra, l’acqua è identica per tutti. Fu una scommessa nel 2005 a portare per la prima volta nella località istriana l’oro di Atlanta 1996, Daniele Scarpa. Il campione canoista azzurro, sui 100 chilometri della “Rotta del sale”, sfidò nella sua specialità l’equipaggio giunto direttamente dalle Hawaii con la caratteristica canoa polinesiana, un evento mai visto prima nell’Adriatico. Ma l’ex campione olimpico non ha mai smesso di avere un occhio di riguardo per il sociale. Forte del fatto che il movimento ciclico della pagaiata apporti benefici al linfedema (la condizione patologica che a causa di un accumulo di liquido linfatico può portare alla compressione o al blocco dello stesso sistema), quattro anni dopo, nel 2009, Scarpa lancia un’altra sfida, questa volta rivolta alle donne italiane operate al seno. A testimonianza del loro ritorno alla vita grazie allo sport e alla voga, risposero in tante e a Pirano furono in 15 in rappresentanza di tutte. Da Cagliari, Venezia e Roma, la selezione di tutte le età gareggiò come “Pink Butterfly” sulla “Rotta del sale” in favore della prevenzione e della lotta al tumore al seno, dando il via alla prima attraversata Pirano-Venezia del movimento “Forza Rosa”. Lo storico legame d’amicizia e collaborazione non soltanto commerciale del tragitto del sale tra Pirano e la Serenissima, rappresenta da 15 anni anche un simbolo d’inclusione e solidarietà attraverso lo sport grazie all’olimpionico Scarpa, a cui si deve l’effettivo ripristino di questa tradizione. Solitamente in programma nel terzo sabato di luglio, l’evento porta le canoiste alla festa del Redentore a Venezia, ma problemi tecnici hanno fatto slittare la manifestazione di quest’anno posticipata, non a caso, al 31 agosto. L’iniziativa, promossa da Canoa Republic e Progetto Dis-Equality, ha simbolicamente e praticamente consegnato l’oro bianco di Pirano ai Magazzini di Venezia. Il sale affidato nelle mani degli amici del Bucintoro (un tempo la galea di Stato dei Dogi della Repubblica di Venezia), ha dato modo al team Rosa-multicolor che ha preso il largo da Pirano, di essere parte integrante ieri del corteo lungo i suggestivi canali della Regata Storica di Venezia 2024.

Foto: CI PIRANO

Foto: CI PIRANO
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