“In risposta alle recenti accuse mosse dal concorrente e deputato uscente Felice Žiža”, Maurizio Tremul, candidato al seggio specifico per la Comunità Nazionale Italiana alla Camera di Stato della Repubblica di Slovenia, ha inviato delle “dovute precisazioni”.
“Queste sono elezioni politiche nelle quali i connazionali eleggeranno il deputato della CNI alla Camera di Stato della Slovenia. È inutile il tentativo del candidato Felice Žiža di spostare l’attenzione sulla nostra rappresentanza che ha nell’Unione Italiana, la sua organizzazione apicale, unitaria e democratica, l’interlocutore autorevole e credibile internazionalmente riconosciuto dagli Stati di Italia, Slovenia e Croazia”, si legge nel comunicato di Tremul, che aggiunge: “Facciamo politica a livello nazionale con dignità e costruendo convivenza.”
“Le accuse infondate di Žiža non possono celare quanto gli venga scomodo riconoscere che in effetti negli ultimi due anni, nella sua veste di deputato italiano, si sia lasciato strumentalizzare dall’attuale governo in carica – si legge ancora –, schierandosi acriticamente e ripetutamente in favore dell’instabile maggioranza parlamentare nei momenti più delicati di questo mandato, sorreggendo il governo anche quando ha assunto decisioni irrispettose dello Stato di diritto. Con queste sue scelte ha fortemente compromesso l’immagine della CNI e la sua percezione nella società civile slovena”. “Egli non si è chiaramente distanziato dalle decisioni assunte dall’Esecutivo uscente che, tra l’altro, ha governato con decreti governativi – continua la nota di Tremul -, svuotando il ruolo del Parlamento, sfruttando la pandemia; che ha fatto nominare un giudice della Corte costituzionale avverso alle minoranze; che ha cercato di imbavagliare i media e di asservire la RTV di Slovenia ad una parte politica”.
“È chiaro, pertanto, a chi siano andati i benefici di una rappresentanza della CNI ridotta agli interessi di parte, il tutto a nostro discapito, compromettendo la convivenza nei nostri territori”, aggiunge il candidato.
“Viviamo in Europa, dove vige la libertà di parola e di pensiero che permette la libera espressione delle proprie opinioni. Sono un uomo libero. Non ho padroni. Una vita dedicata al bene della CNI, alla costruzione della convivenza e del dialogo interculturale, lo stanno a dimostrare”, ha risposto Tremul alle critiche. “Da deputato italiano alla Camera di Stato avrò un duplice ruolo: rappresentare gli interessi della CNI e nello stesso tempo agire come rappresentante del popolo nel processo democratico, nel pieno rispetto e in difesa dei diritti e dei doveri fondamentali garantiti dalla Costituzione della Repubblica di Slovenia. Questo binomio è fondamentale poiché qualifica la nostra Comunità a partecipare pienamente al processo democratico del Paese.”
“Vale la pena ricordare che il parlamentare italiano uscente non si è neanche accorto che da tempo circolava la proposta della denominazione geografica della futura Provincia quale ‘Slovenska Istra – Istria Slovena’, che avrebbe così cancellato la secolare presenza autoctona della CNI, l’identità profondamente plurale dell’Istria e avrebbe implicitamente imposto una visione divisiva della Penisola – ha sottolineato Tremul –. Una decisione da cui si sta distanziando anche il mondo accademico, ad opera di una trentina di professori della Facoltà di studi umanistici dell’Università del Litorale di Capodistria e la stessa Accademia slovena delle arti e delle scienze (SAZU).
“Sono invece rallegrato del fatto che anche il nostro attuale parlamentare intenda puntare sui giovani”, ha ribadito Tremul. “Noi lo stiamo facendo da anni: sui giovani abbiamo investito e stiamo investendo importanti risorse finanziarie, intellettuali e formative, a 360 gradi. Ogni aiuto in questa direzione, quindi anche il suo, sarà benvenuto”.
“Rinnovo, quindi, il mio invito a Felice di organizzare assieme i dibattiti pubblici durante i quali potremo mettere a confronto anche questi temi e attirare l’attenzione proprio delle generazioni future cercando di coinvolgerle, così, nelle attività della CNI”, si precisa nella nota.
Infine, Tremul, in veste di presidente dell’UI, “di cui sono anche uno dei fondatori”, ha voluto aggiungere anche due precisazioni sulle presunte e inesistenti divergenze tra l’Unione Italiana e le Comunità. “L’Unione Italiana chiede da tempo un incontro con la CAN Costiera, ma inutilmente. Invece, nella campagna elettorale Felice Žiža tenta di spaccare l’unitarietà di rappresentanza dell’Unione Italiana verso la Nazione Madre, indebolendo così le Comunità degli Italiani e l’intera CNI. L’Unione Italiana, con un approccio inclusivo, ha inserito anche la CAN Costiera in numerosi progetti concreti e innovativi rivolti ai giovani, come ad esempio nell’Incubatore creativo ‘Istria’ che l’Unione Italiana ha intenzionalmente voluto costituire a Santa Lucia, con una visione di sviluppo che coinvolga tutto il territorio”, conclude il comunicato di Maurizio Tremul.
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