
Da ieri è operativo a Capodistria il nuovo terminal passeggeri. A vent’anni dall’attracco della prima nave da crociera, è stata inaugurata la palazzina che nella hall al pianoterra accoglierà i visitatori, permetterà loro di sbrigare eventuali pratiche di frontiera (per i cittadini extra-europei) e offrirà una serie di servizi, da quelli postali a quelli bancari, finora inesistenti o raccolti sotto a un tendone. Il terminal ha ora un aspetto più ordinato, sebbene si trovi sempre a stretto contatto con le banchine operative dello scalo merci e ne subisca tutte le influenze negative come rumori e polvere. L’edificio comprende 1.037 metri quadrati su due piani ed è stato progettato per essere sostenibile, efficiente dal punto di vista energetico e realizzato con materiali riciclabili, principalmente legno e metallo. Al primo piano tra l’altro si trovano una terrazza panoramica, un caffè e una sala protocollo con vista sul porto. L’ambiente circostante il terminal è in stile mediterraneo, con vegetazione e una facciata meridionale abbellita con verde ornamentale. Alla cerimonia d’apertura ha presenziato, tra le altre autorità, pure la ministra dell’Infrastruttura, Alenka Bratušek. Assieme al sindaco Aleš Bržan e alla presidente del Consiglio di amministrazione dell’Ente portuale, Nevenka Kržan ha tagliato il tradizionale nastro tricolore per aprire ufficialmente la struttura. Il primo impatto del villeggiante con Capodistria, porta d’entrata verso il resto del Paese, sarà ora indubbiamente più piacevole. Dal terminal gli ospiti possono raggiungere in pochi minuti il centro storico, grazie anche ad un ascensore panoramico. In genere appena sbarcati li attendono gli autobus per le loro escursioni ad esempio alle scuderie di Lipizza, alle Grotte di Postumia, sino a Lubiana e Bled. Probabilmente per la sua collocazione geografica e anche per il modesto traffico marittimo nella sua baia, Capodistria è diventata una meta privilegiata per gli armatori, che la scelgono come prima o seconda tappa delle crociere. Non esitano a inviare unità molto grandi, con a bordo anche 3mila o più passeggeri e oltre mille membri d’equipaggio. Una promozione non indifferente per la fascia costiera, che fa conoscere ai vacanzieri di tutto il mondo anche le bellezze del suo entroterra, le ricchezze architettoniche e culturali di Isola e Pirano, nonché la ricca offerta gastronomica del territorio. Il terminal passeggeri era un’infrastruttura obbligatoria per l’Ente portuale, considerata a lungo poco redditizia per lo scalo istriano e la regione, se non addirittura dannosa per l’impatto che migliaia di persone in transito possono avere. Le ricadute dirette sull’economia e sull’offerta turistica collaterale continuerebbero a essere contenute, ma la promozione è senza dubbio di rilievo. Da qui anche l’investimento deciso dal Porto e dallo Stato, quale azionista di maggioranza, con il contributo del Comune.
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