«Segreti» e «sapori romani» da scoprire

L’Ente turistico ha messo a punto una ricca offerta estiva con due novità che non mancheranno di attirare l’attenzione

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«Segreti» e «sapori romani» da scoprire

Da questo mese Isola offre delle nuove esperienze turistiche ai propri visitatori e i primi riscontri, secondo le valutazioni degli organizzatori, l’Associazione turistica locale, sono più che soddisfacenti. Le novità proposte, che intendono soddisfare gli animi più curiosi e quanti preferiscono abbandonarsi ai piaceri della gastronomia, sono state testate da un pubblico professionale e dagli abitanti locali. L’Ente turistico negli ultimi tempi ha fatto un significativo passo avanti nella sua attività, prestando particolare attenzione allo sviluppo della destinazione Isola. Il filo conduttore è stata la realizzazione di una storia comune e la collaborazione di fornitori locali, uniti in diverse campagne oltre allo sviluppo di nuovi prodotti ed esperienze turistiche. Come spiegato alla presentazione dal direttore, Dean Kocjančič, attingendo da questi fondi è stato possibile creare un’offerta turistica diversificata, aggiungendo che intendono perseguire la visione della nuova strategia a medio termine di crescita dell’offerta rivolta a tutte le stagioni e verso la ricerca di soluzioni sostenibili. Una delle novità di quest’anno, i “Sapori romani sotto le stelle” da gustare presso il Parco archeologico di San Simone, è il frutto della collaborazione con la Facoltà di Studi Umanistici di Capodistria, alla quale è stato affidato il compito di ideare il concetto dell’esperienza culinaria. Il risultato dunque è frutto dell’unione di due discipline, che hanno affrontato la sfida da spunti diversi e hanno saputo completarsi a vicenda. Andrej Preložnik a nome dell’Ateneo ha rilevato che “il canovaccio si basa sulle conoscenze delle abitudini dei romani nell’organizzare i banchetti, sulle tradizionali portate descritte in diverse pubblicazioni e dipinti, oltre ai reperti archeologici rinvenuti.

La messinscena di un banchetto romano al Parco archeologico

Per gli antichi romani le cene rappresentavano un evento mondano che, oltre alle delizie culinarie e al vino, apprezzavano anche l’aspetto dell’intrattenimento, tra cultura, giochi e risate. Il nostro intento è quello che i nostri ospiti lascino il Parco non solo sazi, ma anche carichi di impressioni di come erano le serate alla villa romana di San Simone 2000 anni fa”. L’altra esperienza, “I segreti dimenticati di Isola” consiste in una specie di gioco, un’avventura all’aperto che si snoda lungo le vie cittadine. I partecipanti scopriranno di volta in volta gli angoli nascosti del centro storico e il suo ricco patrimonio culturale. Seguendo le indicazioni di un “amico invisibile” che racconterà storie, proporrà sfide, alla fine svelerà la propria identità e uno dei segreti di Isola. “La base per l’ideazione delle due esperienze è stata fornita dai risultati della ricerca condotta negli ultimi anni che ha svelato le caratteristiche e gli interessi dei visitatori di Isola. Le esperienze di nuova concezione contengono quindi un intreccio di patrimonio culturale, cucina, sostenibilità e autenticità in modo attraente. Due esperienze completamente diverse che soddisfano una variopinta cerchia di pubblico e presentano il patrimonio della destinazione in modo originale”, ha concluso Kocjančič, auspicando una stagione turistica almeno simile a quella del 2019, comunque tutto dipenderà anche dall’apertura delle frontiere e dalla posizione del Paese nella fase verde dell’epidemia. Questo fine settimana, intanto, la cittadina sarà pure animata da un ricco programma tra cui il Festival del Ramo d’Ulivo d’Oro, nell’ambito del quale sarà selezionato il Vino e l’Olio d’oliva del sindaco. Oggi pomeriggio, sabato, sarà inaugurata la campagna gastronomica “Il Molo dei Sapori”, mentre Palazzo Manzioli ospiterà una delegazione proveniente da Tolentino, città gemellata con Isola.

Nello scrigno indicazioni per i “tesori segreti”

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