Recuperati posti lavoro e realizzati i programmi

Chiusura di mandato per il Comitato delle emittenti RTV italiane

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Recuperati posti lavoro e realizzati i programmi

Ultima riunione di questo mandato per il Comitato dei programmi italiani di Radio e TV Capodistria. Sotto la guida del presidente, Alberto Scheriani, l’organismo ha preso in esame la realizzazione del Piano di lavoro delle redazioni nel 2021 e le prospettive per l’anno in corso.

Il vicedirettore generale della Radiotelevisione con delega per i programmi italiani, Antonio Rocco, si è soffermato in modo particolare sull’impegno dei dipendenti per mitigare le conseguenze negative della pandemia, la loro capacità di impostare su nuove basi il lavoro, avendo cura della salute, ma senza perdere di vista gli obblighi professionali. Ha tenuto a precisare ancora i risultati ottenuti nella collaborazione internazionale, partendo dalla TV transfrontaliera, la realizzazione di progetti europei con i contributi dell’Unione Italiana e dell’Università Popolare di Trieste, passando poi alle celebrazioni del 50.esimo anniversario di TV Capodistria e all’Ordine al merito concesso ai programmi italiani radiotelevisivi dal Presidente della Repubblica, Borut Pahor.

Scendendo nei dettagli, i redattori responsabili a loro volta hanno posto in risalto la sfida portata dal Covid e dalle regole che sono state imposte per realizzare i programmi. Il responsabile dei programmi televisivi, Robert Apollonio ha sottolineato come sia stato offerto un palinsesto variegato, puntando sulle trasmissioni di produzione propria soprattutto informative, di attualità, culturali e divulgative. Nella redazione dei programmi informativi da evidenziare l’alto grado di credibilità dei telegiornali nei quali, sono stati seguiti gli accadimenti nell’ambito della Comunità nazionale, l’andamento della crisi pandemica e le problematiche da essa sollevate, i riflessi dell’epidemia sul mondo della scuola e dell’istruzione, le inevitabili conseguenze sull’economia, in particolare su quella regionale e transfrontaliera, le limitazioni al passaggio dei confini e così via. Sono state seguite anche le elezioni amministrative in Croazia, in particolare quelle dei rappresentanti della Comunità Nazionale Italiana, le elezioni del sindaco a Trieste e il referendum comunale a Capodistria. Di ottimo livello qualitativo la proposta della redazione dei programmi culturali, artistici, divulgativi, per ragazzi e di intrattenimento. In quanto alla scelta di contenuti, temi e ospiti, evidenziati i programmi di produzione propria “Istria e dintorni”, “Quarta di copertina”, “Artevisione”, “Shaker” e le “Parole più belle”. In occasione dei 1600 anni della nascita di Venezia è stato realizzato e trasmesso un documentario che analizza i legami tra la Serenissima e l’Istria. Avviate pure le riprese del reportage documentaristico nel 700.esimo anniversario della morte di Dante Alighieri. In collaborazione con l’Università Popolare di Trieste è stato proposto un concerto-spettacolo di fine anno. Dalla Cattedrale di Capodistria è andato in onda il concerto inaugurale del nuovo organo.

Per quanto riguarda Radio Capodistria, Aljoša Curavić ha rimarcato nel suo resoconto come siano proseguiti gli approfondimenti tematici di attualità regionale e transfrontaliera, la politica locale, le tematiche di carattere umanitario e lo sport. Spazio alle minoranze, a quelle del vicino Friuli Venezia Giulia, della Croazia e della politica internazionale. Si è parlato ancora di cultura e lingua italiana, di estrema importanza per la nostra Comunità nazionale. La redazione dei programmi di intrattenimento e musicale ha curato la fascia del mattino e del pomeriggio, le scalette musicali, la fascia notturna, con i cicli di musica classica ed etnica, con le proposte musicali nostrane e del contesto transfrontaliero, con i concerti dal vivo in audio video streaming. È stata prestata l’attenzione sulla problematica ambientale in collaborazione con l’ARPA del Friuli Venezia Giulia e sono proseguite le collaborazioni transfrontaliere con la RAI di Trieste. Importante ancora la collaborazione nell’ambito della Comunità radiotelevisiva italofona, con l’agenzia pubblicitaria del Friuli-Venezia Giulia, Vivaradio, nel contesto dello scambio mediatico nel progetto “Euroregione news”.

Volgendo lo sguardo al futuro la dirigenza di Radio e TV Capodistria, nonché il Comitato dei programmi hanno individuato un barlume di speranza per la soluzione dei problemi che assillano da anni l’emittente. Grazie soprattutto al costante impegno del deputato al seggio specifico della CNI al Parlamento sloveno, Felice Žiža e al suo dialogo con il governo, è stato possibile recuperare nove posti di lavoro e la tendenza dovrebbe continuare anche negli anni successivi, soprattutto perché sono previsti altri 4 pensionamenti. Inoltre il Centro regionale della Radiotelevisione di Capodistria subirà, come il resto dell’Ente pubblico nazionale, una riduzione del 20 per cento dei mezzi per le collaborazioni esterne. La difficoltà che ciò comporterà già da maggio è stata presentata al direttore generale, Andrej Grah Whatmough, collegato in remoto, che per il momento non ha potuto fare promesse concrete, ma ha lasciato aperto uno spiraglio per il recupero dei finanziamenti necessari. Al termine il presidente Scheriani ha ringraziato i consiglieri per l’apporto dato negli ultimi quattro anni. Ha auspicato che anche in futuro il Comitato rimanga attento alle problematiche radiotelevisive importanti per l’informazione, la cultura e la visibilità della CNI su scala nazionale e internazionale. Per quanto concerne il rilievo dei programmi italiani hanno parlato nel loro cenno di saluto anche i consiglieri uscenti, Salvator Žitko e Tomo Vran, personaggi di spicco della scena culturale slovena.

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