Radio e TV Capodistria: caporedattori confermati

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Radio e TV Capodistria: caporedattori confermati

CAPODISTRIA | Il Comitato dei programmi italiani della Radiotelevisione di Capodistria, presieduto da Alberto Scheriani, ha espresso, all’unanimità, il proprio assenso alla riconferma di Aljoša Curavić e Robert Apollonio alle cariche di redattore responsabile, rispettivamente, di Radio e TV Capodistria. La proposta è giunta dal direttore generale dell’Ente radiotelevisivo sloveno, Igor Kadunc, su indicazione del vicedirettore generale per i programmi della Comunità Nazionale Italiana, Antonio Rocco e dopo che i due candidati avevano avuto l’appoggio della maggioranza dei dipendenti nei rispettivi programmi. Ai consiglieri hanno esposto i loro dettagliati piani di lavoro. Ambedue hanno ribadito l’impegno a favore della CNI, fornendo trasmissioni di qualità, incentrate sulla nostra realtà, la regione, ma anche allargando il raggio d’azione alla scena internazionale, come si compete a un programma nazionale, quali sono le emittenti all’interno del sistema pubblico. Nelle intenzioni dei due caporedattori mantenere alto il livello dell’offerta culturale, la cura per la lingua italiana e per la realtà delle istituzioni della CNI. Nelle intenzioni di Radio e TV Capodistria potenziare ancora il ruolo transfrontaliero, i contatti con lo studio RAI del Friuli Venezia Giulia, sia in italiano che sloveno, Radio Pola e possibilmente Radio Fiume. La Radio come, spiegato da Curavić, continuerà a curare i rapporti in seno alla Comunità radiotelevisiva italofona di cui è stata cofondatrice. Nei programmi futuri grande rilievo sarà dato ai giovani, al loro avvicinamento alla RTV, alla loro formazione e inclusione nelle redazioni. Di rilievo anche il continuo aggiornamento tecnologico per rimanere al passo con i tempi, per essere presenti su internet, sui social e sulle piattaforme multimediali, come il 4D radiotelevisivo sloveno, che sta dando pregevoli risultati. Sullo sviluppo dei programmi italiani gravano le pesanti incognite delle risorse finanziarie e umane, che saranno a disposizione. Il Comitato ne ha discusso ampiamente nel prendere atto della realizzazione del programma di lavoro della RTV di Capodistria per il 2018. Come detto dal vicedirettore per i programmi italiani, Antonio Rocco, questo è stato in gran parte realizzato, nonostante tutte le difficoltà, grazie all’impegno e all’attaccamento al proprio lavoro dei dipendenti. Il futuro senza ulteriori iniezioni finanziarie e anzi con la minaccia di un taglio lineare delle sovvenzioni, senza nuove assunzioni che coprano i vuoti lasciati negli ultimi anni da chi è stato collocato a riposo o ha cambiato lavoro, risulta difficile da immaginare, specialmente su come sarà possibile mantenere invariata l’ampiezza e la qualità dei programmi. Tra le incognite anche la presenza sul satellite, le possibilità di accedere al digitale terrestre o altre alternative per mantenere invariato il pubblico che ascolta e guarda le emittenti capodistriane. Il consigliere Andrea Bartole ha formulato la domanda su quale sia il limite oltre il quale non si potrà andare senza un turn-over del personale, ottenendo una risposta largamente attesa: si è già sull’orlo del baratro o anche peggio e servono interventi immediati. Salvator Žitko ha chiesto un ampio dibattito sul ruolo dei media elettronici nella nostra regione e una chiara presa di posizione, anche politica, sulla loro importanza per il multiculturalismo e la pacifica convivenza, in un periodo di grandi tensioni. Daniela Sorgo è tornata, invece, a più riprese sull’inclusione dei giovani nelle due emittenti. L’auspicio comune è stato che, in occasione dell’imminente 70.esimo anniversario di Radio Capodistria e del mezzo secolo di vita che TV Capodistria festeggerà tra due anni, da Lubiana giunga un segnale incoraggiante sotto forma di nuovi posti di lavoro.

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