Premio annuale a Isabella Flego

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Premio annuale a Isabella Flego

Nel verificare le proposte pervenute al bando di concorso, la Commissione per l’assegnazione del riconoscimento della CAN costiera per il 2018 ha deciso di premiare Isabella Flego per l’intensa attività svolta a favore della CNI. Nata ad Arsia, nel 1959 si è trasferita a Capodistria per iniziare la sua attività di insegnante, diventando in seguito preside dell’attuale scuola elementare “Pier Paolo Vergerio il Vecchio”. Ha svolto negli anni un’intensa attività socio-politica, ricoprendo tra le altre cariche quella di presidente della CAN di Capodistria, di consigliere comunale, vicesindaco e sindaco del Comune di Capodistria. È stata parlamentare al seggio specifico della CNI all’allora Camera dei Comuni della Repubblica di Slovenia, nonché vicepresidente e responsabile per le questioni scolastiche della CAN costiera. Attualmente, oltre alla corposa attività letteraria, ricopre il ruolo di presidente dell’Associazione regionale per le pari opportunità (POEM).

In merito al ricco opus letterario, nel 1998 ha pubblicato un imponente volume sulla vita e le vicende di una delle più antiche famiglie nobili di Capodistria, un saggio intitolato “Girolamo Gravisi sparso in dotte carte“, con il quale si è classificata prima nell’apposita sezione al “Premio Internazionale Frontiera, V edizione“, Roma 2000. A seguire il racconto “Tonina“, ad uso delle classi terza e quarta della scuola novennale italiana e pubblicato dall’Istituto nazionale per l’istruzione.
A vari concorsi in Italia ha ottenuto delle segnalazioni di merito per il racconto per ragazzi “Il sogno di Serena“. Altri attestati sono arrivati grazie alla poesia ”Oltre le pupille“. Nel 2002 ha pubblicato per la Casa editrice “Ibiskos” di Empoli “Il primo giorno”, un libro contenente un racconto, che ha conseguito il primo premio al Concorso internazionale di narrativa “Il giunco-città di Brugherio” Milano e una serie di liriche sulla vita dei minatori e delle loro famiglie, basato sulle esperienze vissute della sua infanzia, appunto, in una famiglia di minatori.
Da segnalare ancora i premi ottenuti nella narrativa con “Il monopattino e la bambola di pezza“ e per la poesia “Il paese che non c’è”. Al Concorso “Istria Nobilissima” dell’Unione Italiana ha ottenuto parecchie menzioni onorevoli. Nel 2010 per l’Archeografo Triestino ha scritto ”Accademie e associazioni a Capodistria e dintorni nel Settecento”. Con la sua ultima fatica “Memorie da sopra l’equatore” edito dalla Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana di Capodistria, ha ricevuto il Premio letterario internazionale “Golfo di Trieste 2018”.
La cerimonia di conferimento del riconoscimento della CAN costiera si terrà a Capodistria nel mese di maggio.

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