Portorose. Scuole azzurre, educare alla protezione del mare

Il progetto rivolto agli alunni a cura dell’Ente piranese «YouSea»

0
Portorose. Scuole azzurre, educare alla protezione del mare
I numerosi lavori creativi realizzati dai bambini. Foto: Kris Dassena

L’ex magazzino del sale “Monfort” ha accolto oltre due centinaia di alunni degli istituti comprensivi di Slovenia e Austria che nei mesi scorsi sono stati coinvolti in una serie di attività artistico-didattiche legate al mare. L’appuntamento ha segnato l’inizio del progetto “Scuole azzurre per il mare” promosso dall’Ente piranese per la salvaguardia della biodiversità marina “YouSea” con l’intento di sensibilizzare le generazioni più giovani sull’importanza di proteggere l’ambiente marino e mettere in atto una serie di misure a favore della sua tutela. Come ha rilevato la direttrice dell’organizzazione no profit, Irena Fonda, i bambini dimostrano una spiccata sensibilità per cause come questa che riescono a trasmettere pure agli adulti. Sono stati quattro gli istituti che in questo anno scolastico hanno aderito al programma. Si tratta della scuola elementare “Ciril Kosmač” di Pirano, sede periferica di Portorose, quella di Dutovlje, di Comeno e infine di quella bilingue di Lind ob Velden/Lipa ob Vrbi nella Carinzia, che è stata la prima a guadagnarsi il titolo di “Scuola azzurra” per aver portato all’attenzione degli alunni le minacce che incombono sui nostri mari e per aver fatto proprie alcune abitudini per essere più virtuosi verso la natura. I docenti e i discenti dell’istituto austriaco hanno dimostrato che non c’è bisogno di provenire da una località costiera o da un Paese bagnato dal mare per educare alla sostenibilità marina e avere a cuore lo stato di salute dei nostri mari. I responsabili dell’Ente piranese, infatti, sono ben consapevoli che la stabilità di un ecosistema dipende proprio da tutti, da chi abita sulla costa, chi è in contatto con il mare soltanto saltuariamente, ma anche da chi vive in riva ai corsi d’acqua che poi sfociano nei mari. L’essere consapevoli della vulnerabilità delle distese marine è fondamentale secondo loro, pertanto hanno stilato un elenco di attività che fornisce un approccio completo all’educazione dei bambini e alla promozione di pratiche rispettose dell’ambiente. L’auspicio di Irena Fonda è quello di coinvolgere nell’iniziativa in primis la ventina di istituti comprensivi istriani, nonché di diffondere quanto più questi insegnamenti.

L’operato di “YouSea”, che non si limita al coinvolgimento delle scuole, è stato accolto favorevolmente anche da parte delle autorità e dalle Associazioni locali, da aziende e da numerosi singoli che hanno deciso di contribuire al raggiungimento di obiettivi che giocoforza interessano tutti. Goccia dopo goccia, si sta così formando un movimento blu che aspira a mantenere la biodiversità della nostra piccola distesa d’acqua salata. Tra le attività figura pure l’allestimento di una scogliera sottomarina artificiale, destinata a diventare una rigogliosa oasi marina che favorirà lo sviluppo e lo studio di metodi innovativi di allevamento di organismi marini per ottenere cibo dal mare in modo più sostenibile e duraturo e per preservare la biodiversità marina. L’evento di Portorose è stato anche occasione per annunciare al pubblico l’imminente collocazione della struttura nei fondali di Sezza, che diventerà casa di numerose specie di pesci e altri esseri marini. Il progetto è frutto di un’idea del biologo, sommozzatore, pescatore ed ecologista piranese Ugo Fonda, scomparso una decina di anni fa, che sognava di creare uno spazio che consenta di trovare l’equilibrio tra natura e pesca, tra protezione e fruibilità. Un progetto che però nel corso della sua vita dedicata al mare non è mai riuscito a realizzare. Dopo diversi decenni il suo progetto, che era stato persino presentato a inizio secolo all’esposizione universale di Hannover e ha ottenuto pure il premio al salone “Internautica” del 2007 come Progetto nautico dell’anno, vedrà la luce quest’estate. Nel frattempo impianti analoghi sono sorti in tutto il mondo. I più vicini a Pirano si trovano a Umago e nel parco di Miramare. I responsabili di “YouSea”, dopo un lungo iter, hanno finalmente ottenuto il diritto di superficie e si può procedere alla costruzione dell’impianto, lungo 5 metri, largo 3,5 metri e alto 3 metri, formato da lastre in calcestruzzo subacqueo che saranno disposte una sull’altra, in maniera da creare delle intercapedini per gli inquilini marini. I figli di Ugo, Irena e Lean, sono entusiasti che questa storia abbia ottenuto un epilogo che in effetti non è altro che il prologo di un nuovo capitolo per la maricoltura multi-trofica in Slovenia, in cui verranno esplorati i modi per raccogliere efficacemente il novellame di ostrica e di altri molluschi e organismi autoctoni che potrebbero essere interessanti dal punto di vista scientifico ed economico.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display