Con una cerimonia solenne all’Auditorio di Portorose sono stati celebrati i 50 anni della Stazione di biologia marina di Pirano. Nell’occasione sono stati ricordati i difficili inizi dell’istituto, che poi si è gradualmente sviluppato in un importante punto di riferimento per le ricerche sul mare e i suoi organismi. È l’unico del suo genere in Slovenia, nonché l’unica sezione dislocata dell’Istituto nazionale di biologia, che contribuisce così a spostare anche fuori dalla capitale Lubiana la ricerca scientifica. L’oratore ufficiale, il presidente del Parlamento Dejan Židan, ha ricordato l’importanza del mare, definito solitamente una finestra sul mondo, ma anche un ecosistema importantissimo per l’umanità. Parlando delle ricerche dei biologi marini le ha definite importantissime per comprendere la salute dei mari, che un tempo si riteneva fossero fonte inesauribile di cibo, in grado di rigenerarsi da soli. Il loro sfruttamento ha fatto comprendere che meritano rispetto e attenzione. La direttrice della Stazione di biologia piranese, Patricija Mozetič, ha sottolineato a sua volta che per la preparazione dei loro quadri e la portata delle ricerche eseguite o in corso, possono essere tranquillamente paragonati ad altre istituzioni di ricerca nel Mediterraneo e nel mondo. Può contare su 37 dipendenti e su 22 ricercatori in possesso del massimo titolo accademico. I settori della loro ricerca vanno dalla biologia all’ecologia del mare, senza dimenticare la fascia costiera. Importanti sono i particolari che fornisce sulle sostanze presenti nelle acque, sul grado di salinità e sull’eventuale inquinamento, nel tentativo di facilitare la tutela del mare e le attività che vi si svolgono. Tra i professionisti e gli appassionati risultano molto utili i dati della boa oceanografica in Punta a Pirano, gestita dalla Stazione di biologia marina. Importante il contributo dato alla promozione della scienza nell’opinione pubblica.