Come un mazzo di fiori di campo, ciascuna con il suo intenso colore, il suo inconfondibile profumo, il suo stelo e con la sua linfa interna, è la metafora da attribuire alle donne dell’Associazione per le pari opportunità (POEM), tutte diverse, ma impegnate a racchiudere un’armonia. Dopo la prima tappa a Momiano, il sodalizio culturale ha presentato presso la Biblioteca civica di Pirano l’ultimo l’opuscolo intitolato “Riflessi/Odsevi”.
Ad accogliere le gradite ospiti la direttrice Patricija Višnjevec, la quale si è detta felice della collaborazione con la Comunità italiana locale. “Ci fa piacere organizzare incontri con l’Associazione POEM, volti a diffondere piacevoli condivisioni di esperienze che riflettono la parte interiore delle autrici, espressioni al femminile che scavano nel profondo”, ha rilevato pure Andrea Bartole, presidente della CAN di Pirano, aggiungendo di avere apprezzato in particolare modo l’ampio spazio dedicato al ritratto della compianta insegnante Luisella Ravalico, definita un vulcano di creatività.
L’incontro, così come la pubblicazione bilingue, si è alternato in italiano e sloveno assieme alla bibliotecaria Ivana Jana Paladin e la sodale piranese Amalia Petronio, la quale ha portato i saluti della Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” a nome della sua presidente Fulvia Zudič. Davanti a un attento pubblico, la presidente dell’Associazione POEM, Isabella Flego, ha illustrato il contenuto della raccolta, spiegando che ciascuna autrice si distingue per il suo modo di scrivere che scaturisce dalla propria sensibilità. “Siamo 20 donne che potremmo essere paragonate alle fasi della Luna, ciascuna con il proprio messaggio e la propria luce, che però formano un unicum di armonia, impegnate nel realizzare ogni anno una pubblicazione”.
“Riflessi/Osevi” non è concentrato soltanto sulla scrittura, ma presenta anche pagine colorate con quadri, fotografie e immagini di preziosi lavori manuali su carta con il filo o con i colori. I testi inclusi nell’opuscolo spaziano dal problema dell’aborto, la difficile condizione quotidiana delle donne nel periodo della guerra, il tema dell’importanza delle traduzioni, tre profili femminili, riflessioni di introspezione, cronache personali, un suggestivo gioco di specchi arricchito da immagini.
“La copertina è stata scelta di proposito per omaggiare le api, senza le quali saremmo destinati a morire”, ha spiegato la Flego. Alferija Bržan ha quindi riassunto i contenuti in lingua slovena e letto le sue brevi, ma intese composizioni poetiche, Nicoletta Casagrande ha raccontato la difficoltà del lavoro di impaginatura e sono intervenute pure Jasmina Podlesek e Marina Žigon. La presidente Isabella Flego ha concluso suggerendo alle donne di oggi di mantenere la propria femminilità, cercare di essere sé stesse, ritagliarsi un po’ di indipendenza e libertà nel costruirsi il proprio cammino nella società.