Pirano, fonti d’acqua nei cortili e nelle piazze

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Pirano, fonti d’acqua nei cortili e nelle piazze

PIRANO | Nell’ambito delle Giornate delle Biblioteche slovene e dell’Anno europeo del patrimonio culturale, mercoledì sera la Biblioteca civica di Pirano ha ospitato la ricercatrice di casa Daniela Paliaga Jankovič con una delle sua ultime pubblicazioni “Per piazze e cortili alla ricerca dell’acqua: catalogo delle cisterne e delle fontanelle a Pirano ieri e oggi”. In una sala di lettura piena di concittadini ha avuto luogo una presentazione del volume innovativa, corredata di video, molto gradita dal pubblico. I dispositivi architettonici per procurarsi l’acqua potabile a Pirano risalgono all’epoca della Serenissima. A Venezia, infatti, tutte le piazze avevano anche la funzione di raccoglitori d’acqua, esistevano artigiani che si occupavano esclusivamente della costruzione di questi impianti e, addirittura, una sorta di ministero che le gestiva. La città di Pirano, dove l’acquedotto è arrivato soltanto nel 1935, vanta quasi 150 tra fontane e fontanelle, non tutte, però, sono presenti all’interno del libro, visto che, così l’autrice, anche dopo la pubblicazione ne sono state rinvenute altre. Inizialmente doveva essere un catalogo delle fontane più famose, come quella dell’odierna piazza Primo maggio, ma vista la mole di fontane ritrovate, sia pubbliche sia private, il progetto è stato ampliato e pubblicato nella versione attuale grazie ai finanziamenti del Comune di Pirano e del Ministero per la cultura, nonché della locale Comunità autogestita della nazionalità italiana. Vi hanno contribuito, però, anche vari sponsor, quali l’agenzia turistica “Maona”, i ristoranti “Pavel” e “La Bottega dei sapori”, segno che ai cittadini sta a cuore il proprio patrimonio culturale. Sono proprio le fontanelle private, che si trovano all’interno delle case storiche di Pirano, alcune conservate in modo eccezionale, altre lasciate alla rovina del tempo, a suscitare più interesse tra i piranesi, che si sono mostrati curiosi e attenti. Grazie al catalogo, l’anno prossimo si prospetta la possibilità di restaurarne alcune, con il patrocinio del Comune e dell’Istituto per la tutela dei beni culturali. Durante la video presentazione, la professoressa Paliaga ha mostrato al pubblico il processo dietro la genesi dell’opuscolo, ossia i video delle sei escursioni alla scoperta delle fontanelle di Pirano, che si sono svolte tra l’autunno 2017 e la primavera 2018. Visto l’interesse le uscite saranno riproposte a breve. La pubblicazione, inoltre, ha acceso una vera e propria discussione linguistica. La parte superiore di una fontana, infatti, nella nomenclatura italiana viene descritta con una varietà di termini, come “vera da pozzo”, “puteale”, “anello”, “corona”, “bocca”, “parapetto” o “cinta”, mentre in sloveno si è faticato non poco per trovare un termine adatto, coniato con l’aiuto della Facoltà di architettura di Lubiana, interessatasi al fenomeno.

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