La musica ha da sempre un ruolo fondamentale nello sviluppo culturale ed emotivo della persona, offrendo la possibilità di esplorare un mondo di suoni, storia e creatività. Iniziative come “Tartini per i giovani 2024” rappresentano un’occasione unica per avvicinare le nuove generazioni a questo patrimonio musicale, rendendo accessibile e coinvolgente l’eredità di grandi compositori. Ieri, in Casa Tartini, si è svolto proprio questo evento, organizzato dalla CAN locale e dalla Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini”. L’appuntamento, pensato con l’obiettivo di far conoscere ai giovani l’opera del celebre musicista Giuseppe Tartini, il contesto culturale della sua epoca e la sua eredità, ha visto la partecipazione di alunni provenienti dalle scuole con lingua d’insegnamento italiana, tra cui la scuola elementare “Dante Alighieri” di Isola e la “Vincenzo e Diego de Castro” di Pirano e slovena come la SE “Ciril Kosmač”, per un totale di circa 100 ragazzi. L’iniziativa è stata seguita anche da una delegazione del Ministero per la coesione e lo sviluppo regionale, sottolineando l’importanza dell’evento per il territorio. La giornata è iniziata con una visita guidata alla Casa Tartini, un importante fulcro culturale e storico, durante la quale gli studenti della SE “Dante Alighieri” hanno potuto immergersi nella vita e negli ambienti del violinista e compositore. Successivamente, nella “Sala delle vedute”, gli allievi dei corsi di Musica antica del Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste hanno offerto un concerto, presentato dal musicista e insegnante Manuel Staropoli. Le giovani promesse della musica hanno eseguito brani del Seicento e Settecento con l’accompagnamento di una cantante barocca, guidando il pubblico alla scoperta delle sonorità dell’epoca barocca, coinvolgendo con entusiasmo gli alunni delle scuole con delle spiegazioni semplici ma complete di ogni brano eseguito. “Il programma ha coinvolto la figura di Tartini e il suo contesto, la sua arte e la sua tecnica”, ha dichiarato Staropoli, aggiungendo che “avvicinarsi alla musica antica permette di capire meglio la musica dei grandi autori, noi vogliamo quindi indagare le origini”. Parallelamente al concerto, si sono svolti in mansarda dei laboratori sperimentali di musica, gestiti da esperti del settore come Majda Svitek e Manuel Šavron, entrambi con un master in Didattica musicale. Questi laboratori hanno offerto agli alunni la possibilità di esplorare questa forma d’arte in maniera creativa, interattiva e giocosa suscitando grande interesse e divertimento tra i partecipanti. Nel corso della tarda mattinata, un secondo concerto ha coinvolto anche gli studenti della scuola elementare slovena “Ciril Kosmač” di Pirano, con la musicologa Helena Filipčič Gardina che ha curato la traduzione delle spiegazioni in lingua slovena, favorendo così un ponte culturale tra le diverse comunità presenti all’evento. La giornata si è conclusa con una valutazione dei laboratori sperimentali e dell’intero evento. Durante questa fase finale, sono state presentate le attività future, tra cui le novità del progetto per ragazzi “Tomato”. “Il nuovo kit del progetto include un violino in compensato e dei materiali elettronici che devono essere assemblati, dei giochi di memory e altri materiali che favoriscono la fantasia e l’interazione. Si tratta di un prodotto di Casa Tartini valido e completo per l’educazione e per i bambini”, ha dichiarato Andrej Rojec, collaboratore professionale della locale CNI.
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