Per una Comunità forte e partecipe

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Per una Comunità forte e partecipe

Un percorso di vita contraddistinto dai valori trasmessi in famiglia basati sul rispetto del prossimo, sull’onestà e la cultura del lavoro. A differenza di altri incontri avuti in questa campagna elettorale, Maurizio Tremul candidato al seggio specifico della CNI al Parlamento sloveno, ha voluto raccontare brevemente la sua storia personale colloquiando mercoledì sera con i connazionali del sodalizio “Dante Alighieri” di Isola. Ha ricordato il periodo degli studi fino all’attivismo politico che lo ha portato a ricoprire un ruolo fondamentale nel rinnovamento dell’Unione Italiana. Parlando del programma, Tremul ha garantito l’impegno per una “Comunità forte, unita e partecipe, fiera dell’identità, della lingua e cultura italiana”. Entrando nel dettaglio ha rimarcato che uno dei primi provvedimenti, se eletto, sarà l’apertura dell’Ufficio del deputato per un contatto diretto con i connazionali, con le istituzioni e con il territorio. In materia legislativa propone di rivedere quella sugli elenchi elettorali e di promulgare una Legge specifica sulle associazioni delle minoranze, nonché inserire nella nuova Legge sulla RTV di Slovenia norme e disposizioni che assicurino ai programmi radiotelevisivi italiani di Capodistria sviluppo, visibilità e autonomia. Tremul ha citato ancora l’impegno per una scuola formativa e moderna, il sostegno agli imprenditori connazionali, l’aumento delle risorse nel campo della cultura e la tutela del territorio. In termini più ampi, i punti del programma, tra l’altro, sono indirizzati a uno Stato sociale equo e solidale, a politiche che favoriscano l’occupazione, in particolare dei giovani, e al superamento dei confini con una maggiore mobilità. Nell’introdurre l’incontro a Palazzo Manzioli, la presidente della CI “Dante Alighieri”, Amina Dudine, ha precisato che è venuta a mancare la presentazione di Bruno Orlando perché quest’ultimo non ne ha fatto richiesta, a differenza di quanto avvenuto con gli altri due candidati in corsa per il seggio garantito della CNI, appunto Maurizio Tremul e in precedenza Felice Žiža. L’ultima conferenza stampa di Tremul avrà luogo oggi alle ore 13.30 al ristorante “Istra-Istria” in Piazza della Repubblica, a Isola. (cm)
L’incontro a Crevatini
La sera precedente, invece, Maurizio Tremul e Bruno Orlando si sono presentati a Crevatini. Nella sede della locale Comunità degli Italiani, sono stati salutati dalla presidente Maria Pia Casagrande. A esordire è stato Tremul che ha rilevato come in questa fase finale della campagna elettorale, i temi del suo programma siano noti. Si è pertanto concentrato sulla situazione in Italia, dicendosi preoccupato per la crisi politica e ha auspicato che si trovi una soluzione per un governo stabile. Il candidato ha ricordato che anche alla Camera di Stato si contribuisce a creare la politica estera e che se eletto s’includerà nei gruppi d’amicizia del Comitato esteri con l’Italia e la Croazia. Riguardo a quest’ultimo Paese ha condannato la campagna sciovinista contro i deputati delle minoranze. Tornando alle questioni slovene, Tremul si è impegnato con gli elettori a limitare al massimo a due legislature il suo lavoro a Lubiana. Simili limiti andrebbero posti anche ad altre cariche. Circa il suo impegno in Parlamento si è concentrato sulle scuole, sul dialogo con le forze politiche e il territorio, per l’affermazione del bilinguismo e il ripristino dei toponimi.
La parola è passata, quindi, a Bruno Orlando che ha presentato i motivi della propria candidatura, ossia il presunto immobilismo delle istituzioni minoritarie, dopo il grande lavoro svolto agli inizi degli anni ‘90 al quale diede il proprio contributo come segretario della CAN di Isola per regolamentare i diritti della CNI. Rispondendo alla critiche nei suoi confronti per una campagna incentrata su temi troppo locali, Orlando ha rilevato che la vita politica parte dalla base, con le CAN e gli attivisti della CI. Compito del deputato a Lubiana sarà rivedere le leggi che regolano il funzionamento delle nostre istituzioni. Si è detto, inoltre, favorevole alla modifica del sistema elettorale in maggioritario a doppio turno. Si è espresso ancora per la Legge di tutela globale della CNI, per la riforma della RTV che garantisca autonomia ai programmi italiani, per scuole di qualità, con docenti preparati, che possano dare il meglio agli studenti per migliorare l’italiano sul territorio e far conoscere la storia della CNI.

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