Per i vini arancioni mercato garantito

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Per i vini arancioni mercato garantito

ISOLA | La crisi del settimo anno non esiste per l’“Orange Wine Festival”. La manifestazione è cresciuta moltissimo nel tempo, divenendo fortemente internazionale e attirando sempre maggiori visitatori. Quest’anno a Isola si sono presentati una settantina di produttori, tra quelli locali e altri provenienti da Italia, Croazia, Austria, Serbia e Georgia, con in gara 175 campioni di vini bianchi a lunga macerazione. La giornata si è aperta con una cerimonia solenne svoltasi alla presenza di numerosi ospiti tra i quali pure Giuseppe D’Agosto, console generale d’Italia a Capodistria. 

Nell’indirizzo di saluto a nome del Comune di Isola, il vicesindaco Felice Žiža si è congratulato con l’ideatore della Rassegna, il connazionale Bruno Zaro, la cui famiglia si occupa dell’evento in modo allargato. “Il Festival, sostenuto pure dalla Comunità autogestita della nazionalità italiana, si è ritagliato uno spazio importante nell’offerta di Isola, promuovendo nel contempo la città a livello internazionale”, ha rilevato Žiža. Prima della cerimonia del taglio del nastro, spettata all’attuale reginetta istriana del vino Julija Jogan, il vescovo di Capodistria, mons. Jurij Bizjak dopo un breve sermone ha eseguito il rito dalla benedizione del vino. Nel suo intervento ha ricordato l’aneddoto legato a una cantina vinicola del Goriziano che presenta un affresco raffigurante la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso, durante la quale Adamo riesce a strappare un tralcio di vite per portarselo dietro, rimarcando così quanto il vino sia da sempre stato considerato un dono divino. Tra i messaggi dell’evento in primo piano il legame tra produttori, natura e consumatori. Un collegamento inscindibile che ha grande peso sul futuro, soprattutto in materia di sviluppo sostenibile del settore. 
Tra gli espositori, alcuni produttori di vini arancioni hanno alle spalle una lunga tradizione e sono stati proprio costoro a rilanciare la tecnica di vinificazione di elevato livello, lunga e rispettosa della natura che nel tempo è stata riconosciuta e apprezzata dagli amanti del vino. In sette anni il Festival ha contribuito molto anche alla collaborazione tra produttori di vino indirizzati a una produzione sostenibile.

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