Palazzo Gravisi, interventi funzionali all’esterno

Al Consiglio della CAN di Capodistria espressa preoccupazione riguardo i problemi strutturali dello stesso edificio

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Palazzo Gravisi, interventi funzionali all’esterno
I consiglieri della CAN di Capodistria in seduta. Foto: KRIS DASSENA

Gli interventi a Palazzo Gravisi-Buttorai sono stati al centro dell’attenzione alla seduta del Consiglio della CAN di Capodistria. Nel giardino dell’edificio in cui trova sede la Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” sono stati avviati i lavori di ristrutturazione. Gli spazi esterni, adibiti a terrazza del bar e cornice di numerosi eventi culturali e conviviali promossi dal sodalizio, risplenderanno presto di luce nuova, grazie ai finanziamenti ottenuti dalla CAN costiera per un valore di quasi 100mila euro. L’estivo non sarà soltanto soggetto a interventi estetici ma lo scopo, come spiegato dal presidente della CAN comunale, Fulvio Richter, è quello di rendere lo spazio quanto più sicuro e funzionale, in conformità con le esigenze degli utenti. Sarà dunque rifatto il piano di calpestio, sarà installato un sistema di drenaggio e un nuovo impianto elettrico, allestita un’area giochi per i bambini e ampliato il palcoscenico. Rimane ancora aperta la questione della componente arborea, relativa alla presenza di un pino pericolante che per motivi di sicurezza potrebbe essere abbattuto. In merito i presidenti della CAN e della CI, Fulvio Richter rispettivamente Mario Steffè, si sono detti inclini nel contattare vari esperti per avere più pareri sul da farsi. “È stato un grande sbaglio piantare un albero così grosso tanto vicino alle case”, ha commentato Richter a margine della seduta. “Le radici crescendo danneggiano le fondamenta e l’albero con il tempo si è pure paurosamente inclinato. Può succedere che con un maltempo il pino venga giù, rompendo la vetrata del bar e arrecando seri danni alle persone. Non posso prendermi le responsabilità per questo, se un esperto, o due, mi dice che l’albero va tagliato, si taglia”, ha ancora aggiunto. L’ultimazione dei lavori è prevista per la fine di settembre, quando potrebbe essere inaugurato anche il nuovo bar. Non è ancora noto chi avrà in gestione il locale. Il bando per l’affitto, secondo quanto dichiarato dal presidente Steffè, presente alla riunione, dovrebbe uscire ad agosto. I consiglieri, inoltre, sono stati messi al corrente dei problemi strutturali del palazzo, dove ultimamente si sono aperte delle crepe negli spazi interni e dal soffitto di uno degli uffici è caduto persino l’intonaco. Entrambi i presidenti, allarmati dagli accadimenti, hanno detto che la questione non va assolutamente presa sottogamba, anzi, andrebbe richiesta quanto prima una perizia statica per tutta la struttura in modo da analizzare le cause di fondo. Steffè, che ha fatto presente che la struttura potrebbe essere inagibile, ha ricordato che lo stesso discorso era stato affrontato già tempo addietro. Nei primi anni Novanta lo stabile era stato sottoposto a un grande lavoro di risanamento, costato allora un miliardo di lire, circa mezzo milione di euro. Sarà necessario capire, ha detto Steffè, se l’intervento è stato eseguito in maniera corretta. Infine, il consigliere Alberto Scheriani ha rilevato che è doveroso verificare lo stato di salute anche degli immobili limitrofi, in primo luogo della “ex casa bruciata”, dove si sono recentemente conclusi i lavori di recupero portati avanti dall’Unione Italiana.

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