
A causa dei lavori di ristrutturazione gli spazi esterni di Palazzo Gravisi-Buttorai, sede della locale Comunità degli Italiani “Santorio Santorio”, adibiti a terrazza del bar e cornice di numerosi eventi culturali e conviviali, sono rimasti quasi completamente spogli. Sono stati abbattuti, infatti, due alberi di paulonia e tutta una serie di arbusti di lauroceraso, mutando definitivamente l’aspetto di uno dei giardini del centro più amati e frequentati dai capodistriani. A gettare un po’ di ombra su un angolo del cortile rimane, per ora, soltanto il possente pino, l’unico tra gli alberi presenti che gli esperti dell’azienda municipalizzata “Marjetica”, che avevano condotto le perizie preliminari, avevano evidenziato come problematico. Il suo possibile abbattimento era stato già annunciato da Fulvio Richter, presidente della CAN comunale, proprietaria del Palazzo, all’ultima seduta del Consiglio, quando aveva spiegato che la pianta è pericolante e che “con un maltempo potrebbe venire giù arrecando seri danni a cose e persone”. L’intervento non è passato inosservato e sui social media è scoppiata subito la polemica. In seguito alle segnalazioni e all’indignazione dell’opinione pubblica, i vertici della CAN di Capodistria in un comunicato stampa hanno voluto precisare che tali lavori sono necessari nell’ambito del restauro in atto, commissionato all’azienda “PS Prostor” di Capodistria e stimato a 100mila euro. I responsabili assicurano che si tratta di un’opera di messa in sicurezza e di ammodernamento dell’area, che è oltretutto priva di un sistema di drenaggio e presenta piante che versano in uno stato precario.
Il taglio delle paulonie si è dimostrato effettivamente necessario, in quanto i tronchi avevano iniziato a marcire internamente, mentre per quanto riguarda i laurocerasi i responsabili della municipalizzata “Marjetica” avevano valutato che erano troppo cresciuti e fitti. Il progetto prevede, oltre alla regolamentazione delle acque reflue e una nuova pavimentazione, anche la messa a dimora di nuove piante per un “completo recupero paesaggistico, architettonico e infrastrutturale dell’atrio”. In merito all’intervento si è pronunciata anche la Comunità locale centro di Capodistria. Dopo che in poco più di un mese ad accendere gli animi dei cittadini sono stati prima gli abbattimenti nel parco di fronte alla Porta della Muda e poi quelli nell’estivo della Comunità, il presidente Jadran Čalija ha sollevato la necessità di fare un censimento degli alberi in città e di accogliere un decreto per la loro tutela, in quanto ogni pianta è di vitale importanza per la località e tanto più per il centro storico.
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